«Chi ancora oggi pensa non ci sia mai stata effettivamente una secessione leghista nel nostro Paese, ora sarà costretto a ricredersi. La secessione purtroppo c’è stata, è economica, ha diviso il Paese in due, ed è impressa tra le righe del rapporto Istat». Commenta così il senatore Dario Stefàno (misto) i dati diffusi nel rapporto Istat.
«Abbiamo sempre avuto l’impressione – prosegue il parlamentare salentino – e, in verità, denunciato anche pubblicamente che le politiche del centrodestra, fortemente influenzate dall’approccio secessionista della lega, stessero portando a una divisione netta tra nord e sud. Oggi lo leggiamo chiaramente: il pil pro capite al Nord è il doppio di quello al meridione. Sono stati rarissimi gli interventi concreti e strutturali che i vari governi centrali hanno attuato per risolvere un evidente squilibrio tra le due aree del Paese. Si è pensato di frenare, iniziativa costante nel tempo, questo scollamento attraverso timide iniziative di stampo emergenziale. Mancano piani organici per l’industria, manca una programmazione degli investimenti nei settori che registrano indici positivi, come turismo e agricoltura.
Non dobbiamo abituarci all’idea di un Mezzogiorno destinatario e ostaggio esclusivamente di promesse e proclami, dobbiamo – conclude Stefàno – chiedere più occasioni di confronto a partire da subito, riflettendo, per esempio, su che fine abbia fatto l’approfondimento del Masterplan per il Sud».