Abbiamo incontrato Riccardo Noury portavoce nazionale di Amnesty International, in occasione della presentazione a Grottaglie del Rapporto Annuale 2015 – 2016.
Nel corso di una lunga intervista abbiamo ascoltato il suo commento su alcuni dei temi più caldi che riguardano i diritti umani, questioni su cui da tempo è impegnata la nota associazione internazionale. Siamo partiti dalla questione della accoglienza dei migranti e richiedenti asilo, tracciando un parallelo su quanto avvenne venticinque anni fa, quando nel giro di pochi giorni arrivarono sulle coste pugliesi decine di migliaia di profughi che fuggivano dall’Albania.
Abbiamo poi ricordato che l’Italia non ha ancora una legge che punisce e definisce il reato di tortura, falla che rischia di lasciare sostanzialmente impuniti i tanti casi di maltrattamenti ed addirittura morte che vedono vittime persone detenute ed abbiamo ascoltato un suo commento sulla legge che riconosce i diritti civili alle coppie di fatto ed a quelle omosessuali.
Infine, Riccardo Noury, membro da 36 anni di Amnesty International, ha lanciato il suo personale invito a collaborare con l’associazione che da anni lotta per la difesa dei diritti umani in tutto il mondo, ricordando che “E’ meglio accendere una candela che maledire il buio.”