«Sento di dovere scrivere queste poche righe per vicinanza e cordoglio ai familiari del giovane Sottocapo Alessandro Schettini. Voglio esprimere il mio profondo e sentito dolore per la tragedia, oltre che alla Sua famiglia, anche ai colleghi della Base Aeromobili di Grottaglie, in particolare agli amici del Quarto Gruppo Elicotteri con cui ho prestato lunghi entusiastici anni di servizio.» Ad esprimere il cordoglio per l’incidente mortale occorso nei giorni scorsi ad un militare di stanza a Grottaglie è il Contrammiraglio Salvatore Santoro, attuale Assessore alla Polizia Municipale di Grottaglie.
«Più che colleghi – ricorda il contrammiraglio Santoro, i “Ragazzi del Quarto” sono una Fratellanza, una Famiglia, sempre nel cuore e nel sangue, anche quando , come il sottoscritto, non più in servizio attivo. Penso al dolore dell’equipaggio di volo di quella notte, la sofferenza intima e straziante di questi ragazzi, l’incolpevole ed immancabile innocente senso di colpa che pervaderà il loro animo. E’ umano ed inevitabile. Non hanno colpa. Solo il tempo potrà lenire ma mai cancellare il dolore. I Reparti di Volo ed il Quarto Gruppo Elicotteri hanno già vissuto tragedia similare. Si spera solo che Dio conceda che sia l’ultima.
Il Sottocapo Schettini che conoscevo solo di vista, da tutti era riconosciuto come un professionista di esperienza, serio, preparato e stimato. Merita riconoscimento per il suo sacrificio, la sua opera e la sua vita professionale. I Ragazzi dei Reparti di Volo operano sui cieli di Grottaglie, di massimo nell’inconsapevolezza ed indifferenza dei Cittadini.
In volo – ricorda l’ufficiale – non esiste “esercitazione” ma solo il pericolo reale e costante che può trasformare in un istante lo scopo entusiasta di una vita in profondo tragedia.
Pericolose Missioni di pace internazionale, a bordo delle Navi ed a terra, attività reale di salvataggio ed altro. la tragedia ha voluto colpire inaspettato nel cielo amico, di casa, familiare , il nostro azzurro.
Spero che i cittadini di Grottaglie siano affettuosi nel pensiero verso questi ragazzi quando sentiranno il rombo degli elicotteri sopra il loro cielo.
La Famiglia di Alessandro dovrà essere certa che nessuno dimenticherà mai il proprio caro. Senza retorica rimarrà nei cuori di chi l’ha conosciuto.
Ci vorranno estremo coraggio e forza ma la vita continua.
Alessandro – conclude il contrammiraglio Salvatore Santoro – è ora una stella in cielo e spero che sia di conforto ai Suoi Cari che Lui è sempre lassù, nei cieli che amava e che ama.»