Come abbiamo riportato nei giorni scorsi queste sono settimane infuocate per partiti e movimenti pronti a scendere in campo per le amministrative di giugno. Tra le diverse compagini che dovranno sciogliere nodi e districare matasse c’è il centrosinistra, con in primis l’attuale maggioranza.
Tra questi anche l’UDC di Grottaglie che questa mattina ha diffuso una nota stampa che riportiamo integralmente.
“In questi giorni l’UDC di Grottaglie ha ricevuto degli inviti, dal PD grottagliese, a partecipare a riunioni per la nascita della nuova coalizione di centrosinistra. Nella prima riunione svoltasi lo scorso venerdì l’UDC ha posto una condizione politica di chiarezza al PD alla luce delle dichiarazioni apparse sulla stampa e a quanto di fatto sta accadendo, cioè la posizione del partito di maggioranza relativa della giunta Alabrese e nei confronti del Sindaco stesso. L’UDC ritiene che per chiarezza e trasparenza politica nei confronti della Città non si può tenere un piede in due scarpe e cioè non si possa continuare ad avere assessori nella giunta attuale, quindi continuare ad amministrare in modo non più che ordinario, come sostenuto dallo stesso PD pubblicamente, e garantire la maggioranza numerica all’attuale amministrazione. Se effettivamente si vuole ripartire con una nuova proposta politica per la Città si deve innanzitutto partire in modo chiaro e senza vincoli di alcuna natura che possa in qualche modo apparire opportunistica e speculativa. L’UDC solo a queste condizioni tornerà a sedersi al tavolo di una possibile coalizione.”
Una dura presa di posizione quella dell’UDC in questa nota a firma del segretario Ciro Marsiglia e del capogruppo Giovanni Marinelli. Un attacco rivolto principalmente al Partito Democratico, reo a loro avviso, di attuare un comportamento non consono allo stato dei fatti.
Nella nota si evince la volontà dell’UDC di chiarire la situazione che vede il Partito Democratico esprimere al momento due situazioni: quella della ricandidatura del Sindaco uscente e quella di nuovo progetto targato Di Palma. Una circostanza poco chiara che li autoesclude, al momento, dal tavolo della coalizione.