La protesta dei “ferrivecchi”, ossia degli ambulanti raccoglitori di materiale ferroso e non ferroso, contro la recente normativa nazionale prevista nel “Collegato ambientale alla Legge di Stabilità 2016” che regola il trasporto dei rottami presso le demolizioni autorizzate, è iniziata nei giorni scorsi con un sit-in sotto Palazzo di Città ed ha toccato momenti di esasperazione e concitazione da parte dei manifestanti sfociata nell’occupazione del Ponte Girevole, nodo strategico della viabilità urbana nonché arteria di collegamento tra la città vecchia e la città nuova con ciò causando gravissimi disagi per tutta la popolazione.
Il Sindaco di Taranto, dott. Ippazio Stefàno, racconta i fatti al Ministro dell’Interno Angelino Alfano per esprimere, suo tramite, parole di apprezzamento al Prefetto ed al Questore che, intervenendo con le più accorte ed incisive azioni, hanno ripristinato tempestivamente la condizione di legalità a fronte di una occupazione del tutto illegittima e lesiva degli interessi generali della comunità.
“L’occupazione del Ponte Girevole da parte dei manifestanti aveva praticamente paralizzato il traffico cittadino in entrata e in uscita già di per sé fortemente compromesso dai concomitanti lavori in corso da parte dell’ANAS sul Ponte Punta Penna, altra importante arteria alternativa di viabilità. Quindi-spiega il Sindaco al Ministro-blocco totale della città e della libera mobilità dei tarantini, nonostante fossero state date loro assicurazioni da parte del Comune circa la corresponsione di un sostegno economico per le famiglie e la collaborazione a trovare soluzioni giuridiche per la loro condizione lavorativa.Le iniziative assunte dal Prefetto e dal Questore,- conclude il Sindaco- oltre ad essere risolutive, e non solo in questa circostanza, hanno trovato ampia condivisione ed apprezzamento nella comunità cittadina la quale ha percepito fortemente la presenza della Stato pronto ad assumere azioni concrete e determinate a tutela della sicurezza ed a salvaguardia della regolare vivibilità cittadina, fortemente messa in discussione da una selvaggia occupazione che viola i basilari diritti del cittadino alla sua libera movimentazione. Il segnale delle autorità preposte è stato, dunque, forte anche per eventuali, mai augurate, successive azioni di occupazione di questo strategico snodo veicolare.”