«La Camera penale di Taranto prende atto delle decisioni assunte dalle rappresentanze del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Taranto e di alcune associazioni forense, rispettandole doverosamente, come si conviene in un consesso civile e, soprattutto, tra colleghi che condividono quotidianamente le medesime problematiche, per le quali, pur con ogni legittima diversa valutazione, andrebbe ricercata ogni possibile convergenza, attraverso un necessario confronto.» E’ quanto afferma in una nota il Direttivo della Camera Penale di Taranto.
«I penalisti di Taranto – prosegue la nota – confermano la propria decisione di astenersi da ogni attività, con ovvia esclusione delle eventuali emergenze, dal 25 al 29 gennaio p.v., così come deliberato dall’intero direttivo della Camera Penale, organo rappresentativo dell’assemblea degli iscritti e pertanto pienamente legittimato. Decisione peraltro assunta nel pieno rispetto del codice di autoregolamentazione della U.C.P.I. Tanto in considerazione del fatto che, atteso che la questione è in piedi ormai da oltre un anno, la fase della sensibilizzazione e della moral suasion, mai riscontrata a dire il vero a livello di rappresentanze politiche ed istituzionali del territorio, sia da ritenersi ampiamente conclusa, senza alcun esito. Giova ricordare, a tal proposito, che le numerose sollecitazioni rivolte nei confronti di importanti rappresentanze istituzionali, locali e governative, avanzate dallo stesso Consiglio dell’Ordine, attraverso la sua massima rappresentanza, non hanno sortito alcun tipo di attenzione.
E’ evidente – continua la nota del Direttivo della Camera Penale di Taranto – che allo stato non vi siano margini per ipotizzare soluzioni che provengano da autonome decisioni del governo, che non appare assolutamente intenzionato a fare passi indietro, come del resto è già avvenuto con i numerosi accorpamenti imposti nel recente passato. Dunque la strada da percorrere è solo quella di una azione netta, incisiva, che, laddove fosse condivisa dall’intera classe forense, avrebbe sicuramente maggiori possibilità di sollecitare l’attenzione del governo.
La Camera penale di Taranto – conclude la nota – è comunque sempre disponibile ad unirsi a qualunque altra iniziativa che venisse proposta, laddove si palesassero le caratteristiche di un azione realmente incisiva.»