«In merito alla delicatissima vertenza Ilva, giudichiamo improponibile e siamo fortemente dubbiosi sulla consistenza del nono provvedimento di legge varato dal Governo.» E’ quanto afferma la segreteria provinciale della UILM di Taranto.
«Alla luce di quanto contenuto nel provvedimento – prosegue il comunicato sindacale, appare manifesta l’interruzione del lungo e faticoso percorso, intrapreso sino ad oggi, sul tema di risanamento ambientale e del sito produttivo di Taranto.
Nello specifico viene imposto un ulteriore slittamento di sei mesi del piano ambientale e dell’AIA, condizione improponibile, vista l’emergenza ambientale in cui città e fabbrica versano e per i quali tutto si sarebbe dovuto fare, tranne che disporre deroghe a quanto, peraltro, la legge impone.
Di fatto, viene definitivamente spazzata via la costituzione della newco, società che avrebbe dovuto traghettare l’llva fuori dalla delicatissima fase post-commissariamento e attraverso la quale si sarebbe, a nostro avviso, dovuto proseguire spediti verso un percorso, oramai intrapreso, di adempimento alle scadenze imposte dall’AIA, al fine di completare l’opera di risanamento e bonifica entro e non oltre il 16 agosto 2016.
Tale pericolosa condizione, per effetto della legge ultima, apre scenari pericolosi, incerti e infruttuosi per la collettività, cittadini e lavoratori, verso i quali si dispone, con un incauto provvedimento, il tentativo di vendita della fabbrica da operarsi entro e non oltre il mese di giugno 2016.
Tutto ciò premesso, si prefigura il perdurare, per tempi indefiniti, del ricorso ingente a misure per il sostegno del reddito dei lavoratori, ormai stremati da anni di pesanti tagli al reddito.
Tali misure, effetti derivanti dal jobs act, se non rapidamente modificate, rischiano di produrre ripercussioni irreversibili sulla pelle dei lavoratori e sull’intera economia di una città, peraltro, come più volte manifestato e scritto al premier Renzi, stremata sul piano dell’ambiente e del lavoro.
Siamo convinti – continua la segreteria provinciale della UILM di Taranto, alla luce di questo ultimo provvedimento di legge, che si sia giunti ad un punto ove è imprescindibile che il Governo, che si è assunto l’onere ed il dovere di prendere le redini di una vertenza che interessa migliaia di persone, corregga rapidamente il tiro mediante un confronto immediato con tutti i soggetti interessati.
Inevitabilemte, prefigurandosi una tale situazione, non permetteremo si vanifichino tutti gli sforzi sinora compiuti dalla collettività e dai lavoratori, volti alla salvaguardia e risanamento ambientale, nondimeno al mantenimento dell’occupazione, ivi compreso l’indotto, già da tempo in ginocchio.
Annunciamo da subito che, in mancanza di provvedimenti urgenti e straordinari, anche in tema di ammortizzatori sociali adeguati, che restituiscano puntualitá, certezza e dignità, saremo pronti ad intraprendere iniziative congiunte presso la sede istituzionale responsabile (palazzo Chigi), volte alla salvaguardia di tutte le misure finora intraprese eche non possono rischiare di essere vanificate da un percorso di incertezze, come quello annunciato dallo stesso Governo per opera dell’ultimo affrettato decreto.
Seguiremo con attenzione l’evolversi della situazione – conclude il comunicato della UILM – con l’impegno di portare a conoscenza tutti i lavoratori su quanto emergerà dal confronto delle prossimi giorni. Ribadiamo, per qunto ci riguarda, che non siamo mai stati, e mai lo saremo, disponibili a presenti e future impostazioni di un eventuale ridimensionamento.»