“Sarei portato a dire che, per fortuna, in questo caso non tutto il male è venuto per nuocere. La maggioranza, infatti, sembra essere rimasta fedele ad alcune necessità sulle quali abbiamo fatto delle vere e proprie battaglie in questi giorni in commissione.” E’ il commento del senatore Dario Stefàno (Gruppo Misto) a seguito di una prima valutazione del testo del maxiemendamento sul quale è stata posta la fiducia che sarà votata oggi in Senato.
“Siamo riusciti a “portare a casa” – evidenzia Stefàno – due piccole ma importanti vittorie che ci permettono di scommettere sul merito per il futuro del nostro sistema universitario e dell’attività di ricerca. Nel maxiemendamento, infatti, così come avevamo richiesto, è stata riconosciuta la possibilità per gli istituti e gli enti di ricerca di avvalersi del personale con contratto di collaborazione coordinata e continuativa mediante l’attivazione di contratti a tempo indeterminato per i giovani ricercatori. E’ stato inoltre previsto un incremento del fondo integrativo per la concessione di borse di studio che permetterà di allargare l’accesso alle università ad altri giovani studenti che provengono da famiglie meno abbienti e non hanno purtroppo le possibilità. Un fondo che avremmo voluto più consistente, da un punto di vista finanziario, ma che rappresenta comunque un piccolo passo avanti. Nonostante questo però la scelta di sviluppare un maxi emendamento rappresenta un passo indietro rispetto all’apertura dimostrata inizialmente dalla maggioranza nell’esame della Stabilità in Commissione Bilancio.
Con il ricorso alla richiesta di un voto di fiducia – conclude Stefàno – il Governo ha deciso di perdere l’occasione per un confronto di merito, rinunciando così al tentativo di migliorare ulteriormente in Aula un provvedimento su cui dovrebbero prendere corpo gli assi economici dai quali da troppo tempo si attende l’effettiva ripresa del Paese”.