Una platea di 300 ragazzi ha scoperto le grandi opportunità che offrirà, nei prossimi mesi, il progetto “Obiettivo Zero Differenze”.
Nato da un’intuizione di Lucia Lillo, presentato e cofinanziato dall’associazione “Confraternita Misericordia” di Palagiano (che ha integrato i fondi concessi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri), il progetto che ha debuttato oggi a Palagiano, nella palestra dell’istituto “Sforza”, promuoverà il tema dell’inclusione sociale mirando ad abbattere le differenze, appunto, che si annidano tra le nuove generazioni. In che modo? Favorendo l’incontro attraverso laboratori ed esperienze: «L’idea è coinvolgere i ragazzi di scuola superiore in attività creative – ha spiegato Lucia Lillo – che spazieranno dal teatro al cinema, passando per la street art e la creazione di pagine web, fino alla lavorazione della pasta “fimo”. Faremo anche dei corsi di nutrizione e legalità, visiteremo le masserie del territorio e ci misureremo con la parola scritta in concorsi letterari. Insomma, tutto ciò che può permetterci di condividere tempo ed emozioni».
A “benedire” il progetto è stato il dottor Mario Balzanelli, direttore del 118 di Taranto. L’associazione “Confraternita Misericordia”, infatti, lavora proprio nel campo del primo soccorso e il suo governatore, Serafino Infante, ha voluto che questo tema “rompesse il ghiaccio” delle attività previste da “Obiettivo Zero Differenze”. La presentazione, quindi, si è trasformata in un’occasione di conoscenza, forte anche delle recenti novità introdotte con la legge sulla “Buona Scuola”.
«Il sapere utile che vogliamo trasmettere ai ragazzi è quello del primo soccorso – ha spiegato Balzanelli –. Lo Stato ha compiuto un grande passo in avanti, accogliendo la richiesta avanzata grazie ad un’iniziativa legislativa popolare partita 10 anni fa. Grazie a questa svolta storica, tutti gli italiani potranno essere protagonisti di un’esperienza eccezionale: salvare una vita». I volontari hanno coinvolto i ragazzi in alcune simulazioni di primo soccorso, instradandoli nelle tecniche di base e nell’uso del defibrillatore, che ogni scuola coinvolta ha ricevuto in dono.
Una passione precoce, secondo Infante, che non deve mai essere sottovalutata: «Ho iniziato presto a occuparmi di primo soccorso, ancora adolescente – ha spiegato –, ma ho sempre cercato di trasmettere l’importanza della responsabilità che si ha salendo su un’ambulanza. Ancora oggi, ai volontari, dico di valutare prima la loro convinzione, di non farsi prendere troppo dall’entusiasmo. Nello stesso tempo, però, ritengo che queste tecniche debbano essere oggetto di conoscenza collettiva».
“Obiettivo Zero Differenze” lavorerà in stretta sinergia con le scuole partner del progetto, al fine di raccogliere le adesioni degli alunni alle varie attività. Sono cinque gli istituti coinvolti, che per l’evento hanno garantito la loro presenza: per il “Perrone” di Castellaneta c’era il professor Piergiovanni Mastrangelo, per il “Mondelli” e il “De Ruggieri” di Massafra le professoresse Rossella Tagliente e Lina Lorè, per il “Bellisario” di Ginosa e lo “Sforza”, il dirigente Domenico Agrusta. Hanno voluto garantire la loro presenza, inoltre, anche le scuole cittadine, con il dirigente della “Rodari” Preneste Anzolin, e le docenti della “Giovanni XXIII” Annalisa D’Aprile e Anna Notaristefano.
«Siamo orgogliosi di ospitare questo evento – le parole del dirigente Agrusta – e di aver capito per tempo l’importanza delle tecniche di primo soccorso: lavorando d’anticipo, infatti, ho voluto che la maggior parte del corpo docente fosse formato in tal senso. Oggi, con l’iniziativa legislativa, queste conoscenze saranno anche degli studenti». Un progetto organico, quindi, che finirà per coinvolgere tutto il territorio. Le attività, infatti, saranno gestite da tutor ed esperti “pescati” nel territorio, altri giovani che offriranno il loro contributo di esperienze agli studenti, in una sorta di percorso di mentoring. Saranno coinvolte anche alcune associazioni, come “Aracnea” di Castellaneta e “Luce e Sale” di Palagiano.