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Il provvedimento che si sta materializzando riguardo alla disciplina di conversione in autorizzazioni dei diritti di impianto dei vigneti da vino rischia di infliggere un duro colpo alle produzioni e di cancellare per sempre le diverse e peculiari identità dei territori. Per questo ti chiedo di valutare subito l’opportunità di derogarlo“. E’ l’allarme, in riferimento alla liberalizzazione dei diritti di reimpianto, lanciato dal senatore Dario Stefàno (Sel) che, considerata l’urgenza, ha inviato una lettera al Ministro Martina e per conoscenza anche al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

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Sono profondamente preoccupato – continua Stefàno – perché tali decisioni possono attivare un processo di desertificazione di alcune aree del nostro Paese, diventando, allo stesso tempo, strumento di deprecabili speculazioni su significativi ettaraggi di vigneti. L’iter di questo provvedimento, inoltre, ha raccolto diverse obiezioni, spaccando di fatto il Paese in due blocchi con le regioni del Sud, tra cui Puglia, Calabria e Campania, che stanno manifestando la loro contrarietà. E non vanno nemmeno trascurate le conseguenza di una discussione che sta generando divisioni anche all’interno della Conferenza Stato Regioni, relativamente all’individuazione del criterio di assegnazione su base regionale e nazionale”.

“In tale quadro – conclude Stefàno – con le evidenti difficoltà di sintesi e considerati alcuni degli effetti più evidenti di questa nuova disciplina, quali la possibilità di eccedenze di produzione e la delocalizzazione in zone a più alta resa per ettaro, ti chiedo di valutare una tempestiva deroga a tale provvedimento”.

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