Oltre 100 associati ionici hanno partecipato alla Giornata dell’Agricoltura celebrata oggi all’Expo di Milano.
L’evento, organizzato dalla Coldiretti nazionale, ha colorato di giallo i viali dell’esposizione universale, richiamando da ogni parte d’Italia ben 30mila persone: donne e uomini che hanno testimoniato la capacità di innovare e la forza di resistere di un settore, quello agricolo, al cospetto del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il premier, infatti, ha partecipato alla Giornata dell’Agricoltura, accompagnato dal ministro delle Politiche Agricole e Forestali Maurizio Martina e dal presidente nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo.
La pattuglia tarantina di Coldiretti, guidata dal presidente della federazione provinciale Alfonso Cavallo e dal direttore provinciale Aldo De Sario, ha trovato ulteriore conferma rispetto alla bontà delle battaglie condotte in questi mesi sul tema della pressione fiscale. Come confermato da Renzi, infatti, Imu e Irap agricole saranno abolite da gennaio 2016, strada che la Coldiretti Taranto aveva già iniziato a percorrere attraverso intese con i singoli comuni (Castellaneta e Sava, infatti, hanno già operato poderosi tagli all’Imu).
Sul tavolo del confronto Coldiretti-governo, anche il tema della contraffazione. Renzi ha confermato la linea dura contro l’uso del latte in polvere per la produzione di formaggi e latticini, sintonizzandosi alla recente iniziativa di Coldiretti nazionale al confine del Brennero, dove la Puglia era stata rappresentata proprio dal presidente ionico Cavallo. In questo senso, devono essere intese anche le dichiarazioni riguardanti l’indicizzazione del prezzo del latte e l’etichettatura dei prodotti.
La presenza del premier Renzi, quindi, ha confermato la bontà delle battaglie condotte in questi anni dalla Coldiretti nazionale. Aver lavorato a tutela del mondo agricolo, protestando ma soprattutto proponendo, è il segno distintivo di un’azione intelligente che ha ricercato il risultato e non la polemica fine a sé stessa.
Coldiretti, quindi, nelle parole del premier rappresenta una sorta di avanguardia dell’azione di governo, perché ha lavorato con impegno e lungimiranza a favore delle aziende associate. Non è un caso, infatti, se Renzi l’abbia definita «l’unica associazione di categoria che ha il coraggio di non dire “no” a tutto, ma di proporre idee utili per il mondo agricolo e per il paese».