«Caro Don Pasquale,
la notizia del tuo trasferimento ci è giunta come un fulmine a ciel sereno. Nessuno di noi riusciva a credere al fatto che saresti stato allontanato dai tuoi ragazzi, da quel Carmine che con il tuo arrivo è rinato, che in questi anni ha ricevuto tanto da te! Quindici anni sono parecchi, soprattutto se sono riempiti d’amore!
La nostra voce nel parlarti è rotta dalle lacrime…ma non sono lacrime di dolore, bensì lacrime di gratitudine, come quelle che la Maddalena versò al Sepolcro di fronte al Risorto, quando ebbe la prova che l’amore non si può fermare, nemmeno davanti ad un distacco, nemmeno davanti alla morte. Siamo convinti che il più grande ringraziamento per tutto ciò che hai fatto per noi, per tutto l’amore che hai versato nelle nostre vite, per tutta la gioia (quella vera, quella che non si spegne) che ci hai donato, sia la nostra stessa vita!
Si, il nostro ringraziamento non può che coincidere con la promessa che questa nostra storia non è destinata a finire, con la certezza che i semi che hai sparso nel terreno dei nostri giorni, sono orientati verso una splendida fioritura, verso la primavera!
Grazie Don… perché sei stato un vero Pastore, sempre attento e vigile, sempre pronto a dare la tua vita per chi ti era affidato, senza riserve, senza sconti, capace di allontanare con audacia i lupi che cercavano di disperderci!
Grazie Don… perché sei stato per noi padre, fratello, amico, faro sempre acceso per guidare le nostre rotte, riferimento imprescindibile nel nostro andare e nelle nostre scelte!
Grazie Don… perché prima di essere prete, sei stato uomo, e lo sei stato fino in fondo!
Grazie Don… per esserci stato in tutti i momenti delle nostre storie, in quelli felici come in quelli meno belli; grazie perché ti abbiamo visto gioire con noi e piangere con noi, perché con la tua affabilità e il tuo volto sempre sorridente sei stato capace di far tornare il sole anche quando tutto era buio; Grazie perché ci hai insegnato che per arrivare alla vera gioia, bisogna essere “giullari”! Grazie Don… per la tua mitezza, per la tua semplicità, per la tua intraprendenza nel voler costruire sempre relazioni genuine e sane! Grazie perché non hai mai rinnegato né negoziato il Vangelo, ma lo hai sempre vissuto in prima persona, con amore e donazione totale! Grazie Don… perché con te “abbiamo imparato sognare” e da allora non smetteremo mai! Grazie per la testimonianza di una vita pienamente riuscita ed estremamente coerente con ciò che annunciavi; grazie perché ci hai dimostrato che con il Signore, la vita è sempre una bella avventura; grazie perché ci hai insegnato che per essere realizzati nella vita non serve essere alla moda, apparire in Tv o sui giornali, essere personaggi pubblici: serve solo Amare! Grazie Don… perché ogni sera le porte della chiesa erano sempre aperte per noi anche fino a tardi, anche se lo erano ancor di più quelle del tuo cuore; grazie perle feste organizzate e vissute insieme; grazie perché siamo cresciuti sotto il tuo sguardo paterno; grazie perché sei stato “uno di noi” e lo resterai sempre!
Grazie Don per tutti i campi scuola che abbiamo vissuto: è soprattutto lì che ci siamo innamorati di Cristo, è lì che lo abbiamo incontrato nelle bellezze della creazione; grazie per averci consegnato Francesco e Chiara, due sognatori come noi; grazie per tutte le volte che ci hai fatto cantare sulle note della tua chitarra: cantavamo la gioia di saperci figli del Padre! Grazie per la fiducia (e il coraggio) di metterci tutti sul palcoscenico, del resto come dici tu “il teatro è vita e chi sa muoversi sul palco, sa muoversi nella vita”, forse la vita è un musical da cantare e danzare, come uno dei tanti che con te abbiamo messo in scena in questi anni, con grande successo!
Grazie perché se stato davvero “Laporta” che abbiamo attraversato per incontrare Gesù! Grazie perché ci hai insegnato a non arrenderci mai e a lottare e lavorare con le nostre mani per realizzare un mondo migliore, e questa non è utopia: è Vangelo!
Grazie Don…Hai segnato le nostre vite per sempre, nel nostro cuore ci sarà sempreuna stanza per te, ecco perché non te ne andrai mai da noi, ma continuerai ad accompagnarci!
Ti vogliamo bene! Per sempre tuoi! I “Giullari di Dio”»