«Taranto può e deve puntare sul turismo culturale. Su questo punto sono perfettamente d’accordo con la nuova direttrice del MarTa. Ciò che non condivido è l’idea, espressa dalla Degl’Innocenti, di una cooperazione positiva con l’Ilva: l’acciaieria è solo un ostacolo allo sviluppo della città, in primis del turismo, oltre a rappresentare un cancro incurabile per l’ambiente e la salute dei cittadini». Lo dice l’eurodeputata dei Cinque Stelle, Rosa D’Amato, commentando le parole della neodirettrice del Museo archeologico di Taranto, Eva Degl’Innocenti.
«Spero – aggiunge l’eurodeputata tarantina – che la neodirettrice, a cui vanno i miei più sinceri auguri per l’impegno che l’attende, si apra all’ascolto e ai consigli di tutti quei cittadini che a Taranto chiedono da tempo un forte investimento pubblico nel turismo e nella cultura e più in generale la valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze produttive. Il consiglio che le do è di ascoltare meno il governo, soprattutto le favole di Renzi sull’Ilva, e più i tarantini di buona volontà.
Sulla possibilità di potenziare il turismo industriale in città – conclude la D’Amato – più che coinvolgere l’Ilva, sarebbe molto meglio chiudere lo stabilimento e trasformarlo in un museo sul modello di quanto fatto in Germania con le acciaierie della Ruhr».