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«L’altoforno 1 è ripartito e con esso l’inquinamento a Taranto è tornato a salire, checché ne dica l’azienda.» Lo afferma in una nota l’eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Rosa D’Amato, commentando la riapertura dell’altoforno 1 dell’Ilva di Taranto.

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«Sarà forse un colpo di sole agostano – ha proseguito la D’Amato, ma sostenere, come ha fatto l’Ilva, che con il ritorno in marcia dell’altoforno 1, ‘si otterranno notevoli benefici in campo ambientale ed energetico in seguito agli interventi eseguiti sull’impianto’ è non solo patetico, ma soprattutto falso. Inoltre, non una sola parola spesa per la ragione che ha portato alla chiusura dell’altoforno, ossia i gravissimi rischi per la sicurezza dei lavoratori. La verità è solo una: grazie all’insistenza criminale del governo Renzi, che si è elevato al di sopra delle leggi e della magistratura, il ‘mostro’ è tornato in azione. Sulla pelle dei cittadini e degli operai dell’Ilva. In barba al futuro di Taranto.

All’assoluto disinteresse per l’ambiente e la sicurezza dei lavoratori – continua l’eurodeputata tarantina – si aggiunge l’arroganza tipica di chi sa di essere al di sopra della legge perché può contare su un governo complice di tutto questo. L’avvio degli impianti è stato contraddistinto da una copiosa catena di emissioni in atmosfera incontrollate, tutte rigorosamente fotografate, le quali non sono riuscite a scuotere dal torpore agostano gli enti di controllo e in barba alle prescrizioni AIA».

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