«Con un Comunicato stampa del 17 giugno 2015 il Sindaco di Grottaglie affermava in modo assolutamente enfatico: “L’apertura di questo nuovo Centro Polispecialistico non può che farmi piacere, poichè più viene ampliata l’offerta di servizi sanitari all’utenza, soprattutto se di elevato livello qualitativo, più i cittadini possono ricevere risposte adeguate rispetto ad un problema di primaria importanza, come è appunto la salute ed il benessere psicofisico”» Lo ricorda in una nota l’ex consigliere comunale Michele Mirelli.
«Lo stesso Sindaco – prosegue Mirelli – non citava se avevano aderito al progetto specialisti in Andrologia, Chirurgia Generale, Chirurgia ed Ortopedia degli arti superiori e/o inferiori, di Chirurgia Vascolare e Angiologia, di Diagnostica Ecografica, di Fisiatria, di Neurochirurgia, di Neurologia, di Otorinolaringoiatria, di Osteopatia, di Pneumologia, di Psicopedagogia e di Reumatologia.
Tanto rimarcato, stimato Sindaco, mi permetto ricordarle che avevamo sino a pochi anni or sono un Ospedale di eccellenza, dove non si registravano soccombenze diagnostiche ordinarie e/o specialistiche, così come per nostra fortuna l’ambito professionale specialistico a Grottaglie annoverava ed annovera degli operatori sanitari che sino ad oggi hanno comunque saputo garantire, senza megafoni pubblici di amplificazione, la salute dei nostri concittadini con un rapporto fiduciario sempre presente ed ormai sperimentato negli anni.
Le rammento – aggiunge ancora Mirelli – che la spesa sanitaria in Italia si assesta all’ 8,8% del PIL, solo dopo la Grecia che è del 9,2%, tenuto altresì conto che solo i 3/4 dell’8,8%si compongono di spesa sanitaria pubblica, mentre 1/4 è spesa sanitaria privata.
Come riferimento le fornisco anche i dati della Grecia e del Portogallo dove la spesa sanitaria privata è del 4%, e pertanto dopo la notizia di un ulteriore taglio, da parte di Renzi, della spesa sanitaria pubblica di 2,3 miliardi di euro, posso immaginare che ci sarà un ulteriore incremento della spesa sanitaria privata, con un decremento di quella pubblica, spero quindi che nessuno abbia a prefiggersi e prefigurare di raggiungere la Grecia ed il Portogallo in tale triste primato!»