«Mi torna in mente una delle tante commedie di Pirandello con annessi concetti del grottesco, dell’umorismo amaro, della rappresentazione del reale.» Lo scrive in una lettera aperta Grazia Parisi, esponente dell’ANPA (Associazione Nazionale Protezione Animali) di Grottaglie, commentando l’ennesimo episodio di malcostume di cui è stata – suo malgrado – testimone.
«Mentre, contestualmente, penso d’aver studiato invano tanti anni, visto che non mi è servito a capire il reale, concludo che quello che vivo da 20 anni ma, soprattutto dall’11 aprile 2013, nulla ha a che fare col reale ma è una grottesca rappresentazione di esso. Dunque – prosegue Grazia Parisi – succede che ieri,13 luglio, io invii fax alle Istituzioni per i provvedimenti di competenza, girando loro una comunicazione a me arrivata, firmata “I VICINI”, circa la mal tenuta al limite del maltrattamento di una rottweiler +11 cuccioli in una casa privata della 167/A. Succede che oggi, 14 luglio, lascino, davanti al canile, 11 cuccioli di rottweiler mentre, contestualmente, spariscono dalla casa privata, pensate un po’! Succede anche che si riesca a prendere la targa dell’auto, uguale per marca, colore e numerazione alla vettura del proprietario privato di cui sopra. Ovviamente scateno l’allarme, i cuccioli sono troppo piccoli e morirebbero senza la madre, soprattutto so di chi sono.
Dopo tante peripezie e tira e molla, mi scusi chi legge per il linguaggio poco elegante ma espressivo del mio stato d’animo, le Istituzioni si muovono. Bombe a mano, trick track, dispiegamento di forze, mancava solo la NATO!,si verifica la proprietà dei cuccioli raggiungendo il proprietario che non può più negare, come aveva fatto poco prima con me al telefono. Il suo cane, tra l’altro microchippato, ha partorito da due settimane, lo certifica un medico, ma non ci sono i cuccioli. Bene, la conclusione pirandelliana qual’è? La mamma rottweiler viene portata al canile per allattare i cuccioli. Non so ancora a carico di chi. Ma non è questo il problema, perlomeno non lo è per una persona perbene e animalista, anzi!
Il grottesco é questo – sottolinea Grazia Parisi. Anziché elevare un verbale educativo, come da normativa, forse perchè il proprietario non è, propriamente, quel che si dice un “fiorellino”,e badate bene che chi scrive non è e non è mai stata guerrafondaia a tutti i costi, mi viene detto :”Poverini, non hanno occhi per piangere, vanno aiutati”. Poverini?! Casa in Grottaglie, casa al mare e macchina?! Ma porca miseria io non ho niente di tutto questo eppure devo risolvere, come ho sempre fatto in 20 anni! Ma sapete quanti “poverini”hanno inguaiato una sola persona, cioè me? E pensate che qualcuno si è preso il fastidio di valutarlo quell’ 11 aprile 2013?
Mi chiedo inoltre: “ma le Forze dell’ordine o la Procura leggono?” A questo punto mi auguro di si o, perlomeno, mi auguro vengano a vedere come si gronda sudore alle tre del pomeriggio nell’unico canile di Puglia aperto a quell’ora , dove 5 deficienti, dopo una giornata di 10 ore, sono costretti a sobbarcarsi anche i problemi di vari “poverini”. I cani , nei 20 anni scorsi, sono entrati nel canile per ordinanze, ricoveri Asl o per aiutare “poverini” come quelli sopradescritti. I ricoveri mi sono stati imposti. In tribunale, però, ci devo andare io.
COSI E’ (SE VI PARE)? A me non pare – conclude Grazia Parisi, non più, non è così, non sarà così, non permetterò più che sia così.»