L’estate è il tempo delle vacanze e del riposo per molti, ma non certo per Antonio Caramia.
L’eclettico artista a luglio sarà infatti tra i protagonisti di due importanti mostre: la prima è la quarta edizione de “Le Vie dei Colori” allestita nella sua Grottaglie presso la affascinante location di “Casa Vestita, nel cuore del Quartiere delle Ceramiche, e visitabile da’’11 al 19 luglio. A seguire, nell’importante allestimento presso “Casa Cava” di Matera, Antonio Caramia sarà tra gli artisti che partecipano a “Panta Rei”, una penta collettiva di pittura ispirata alla celebre massima di Eraclito di Efeso, visitabile dal 18 luglio al 2 agosto.
Una serie di impegni che testimoniano al meglio il poliedrico impegno di Antonio Caramia, da tempo apprezzato protagonista di mostre collettive e personali in Italia ed all’estero e che continuano a far conoscere il suo tratto personale, caratterizzato da colori squillanti e ambientazioni a volte fantastiche, altre volte fortemente radicate alla realtà dei nostri territori, una dicotomia solo apparente, fatta di paesaggi familiari eppure stranianti, panorami rurali o urbani dal forte impianto mediterraneo ma con un percepibile richiamo alle saghe della tradizione nordeuropea, rappresentazioni oniriche che evocano archetipi comuni ad ogni tempo e luogo dell’Uomo, messaggi che trascendono la razionalità quotidiana giungendo a diventare quasi archetipi subliminali.
Al Caramia artista corrisponde inequivocabilmente il Caramia uomo, lontano da formalismi affettati e da manierismi accademici, il contatto con la realtà, con i problemi quotidiani, con le ansie e le gioie dell’uomo comune sono pienamente evocati nelle sue opere, lasciando a chi guarda l’onore e l’onere di cercarsi e ritrovarsi, di stimolare domande e di cercare risposte, di sfuggire a facili catalogazioni e soluzioni di comodo. Le sue ciminiere colorate che diffondono cuori richiamano, in una sorta di contrappasso, le sputa diossina dello stabilimento siderurgico ionico, Gli olivi contorti e ppure vitali delle sue tele sono un segno di speranza e di orgoglio di fronte ad una Xylella fastidiosa non solo nel nome, ed ai tagli improvvidi che si vorrebbero usare per fermarla, le acque azzurre ritratte su tante tele sono un monito a chi i flutti pugliesi vorrebbe bombardarli alla ricerca di petrolio. L’artista, quando è tale, traccia una Via sua personale, originale e riconoscibile, non rinnega le sue ispirazioni ma non si culla nel pedissequo imitare i suoi Maestri, cerca piuttosto un suo percorso di sviluppo e maturazione, in una bidirezionale comunicazione con l’altro da Sé, che arricchisce di stimoli tutti i protagonisti che scelgono di mettersi in gioco, affidandosi agli strumenti che l’Arte mette a disposizione per affrontare un viaggio che, come sempre accade, ci riporterà al luogo di partenza diversi e arricchiti rispetto a come siamo partiti.
Maggiori informazioni sull’artista ed i suoi contatti personali sono disponibili sul sito antoniocaramia.it o tramite email info@antoniocaramia.it