«Sembra davvero che non esista un fondo all’indecenza che siamo costretti a vedere presente in questa giunta comunale, o almeno, se lo si è raggiunto, si sta continuamente scavando sempre più in fondo.» Lo dichiara Michele Santoro, capogruppo in consiglio comunale per “Grottaglie prima di tutto”.
«Assistiamo – afferma Santoro – all’ennesima sconfitta di questa maggioranza che perde l’Assessore ai Lavoro Pubblici esponente dello stesso partito del Sindaco Ciro Alabrese, il geometra Alfonso Annicchiarico, il quale lascia la poltrona e il suo partito per motivi politici. Già questa situazione fa presumere come all’interno della maggioranza e dello stesso PD la coesione dello stesso sia compromessa e non permette, a nostro parere, di concentrarsi a pieno sull’amministrazione che dalla sua elezione fino ad oggi ha dato molto poco in termini pratici e ha vissuto momenti di via vai fra assessori e consiglieri comunali e continui cambi di casacca all’interno della Giunta.
Ed arriviamo alla nota dolente di questo comunicato – incalza Santoro – che vede l’U.D.C. uscire dalla maggioranza, perdendo anche l’assessore e passando all’opposizione. Una decisione del genere sarebbe stata comprensibile se fosse stata presa in passato, quando era evidente la situazione deprecabile, ma ora che è arrivato la conclusione del mandato, la scelta appare inutile quanto controproducente all’immagine della stessa U.D.C. che è e rimane complice di questa Amministrazione.
Sembra ormai che la politica, qui a Grottaglie, sia in mano a “bambini” immaturi, mossi più dagli umori personali che non dal pensiero di operare secondo il bene comune.
Noi di Grottaglie prima di tutto – conclude Michele Santoro – chiediamo a questo punto le dimissioni del Sindaco il quale si dimostra incapace a mantenere compatta la propria maggioranza e che vive una situazione di instabilità nel suo stesso partito e se la nostra richiesta non venisse accolta ci affidiamo alla memoria dei cittadini, che possano tenere ben presente tutte le volte che abbiamo denunciato certe situazioni riprovevoli, così che, alle prossime elezioni possano scegliere con più oculatezza i propri esponenti, persone più responsabili e capaci di dirigere una macchina amministrativa e consci del posto che stanno occupando.»