«Di Friedrich Nietzesche “Così parlo’ Zarathustra. Un libro per tutti e per nessuno” ha delle somiglianze con la lessicografia delle dichiarazioni rese dall’assessore ai lavori pubblici il quale testualmente riferisce: “Un partito distratto da problematiche interne, che nulla hanno a che fare con la buona politica e l’interesse comune, che pesantemente stanno condizionando l’azione di questa amministrazione , che sconta tra l’altro la mancanza di una guida ferma in Consiglio Comunale”. Francamente ci dice tutto ed il contrario di tutto, cioè niente!» Lo afferma Michele Mirelli, esponente del centrodestra grottagliese, in una nota in cui commenta le recenti dimissioni di Alfredo Annicchiarico dal ruolo di Assessore ai Lavori Pubblici.
«Forse – nota Mirelli – lamenta l’abbandono del Centro servizio per l’agricoltura, la Scuola Oberdan, la Piscina Comunale, la retrocessione del Grottaglie Calcio, la dismissione del Giudice di Pace, della Sezione distaccata del Tribunale di Grottaglie e del suo abbandono, il trasferimento dello sportello del metano per usi civici, quello dell’ENEL, la mancanza di una Sezione dell’Ufficio del Registro, la trasformazione dell’Ospedale in un luogo di lungodegenza, lo stato di adottabilità e di abbandono di Piazza Verdi, di piazza Cafforio, di piazza Pisanelli ang.via Leopardi, l’abbandono dei campetti di basket di via dello sport, del plesso del Liceo Scientifico che non c’ è, nonostante tutte le prime pietre posizionate come promesse, dello Ospizio di mendicità dismesso dalla Provincia in favore del Comune di Grottaglie, del problema come conciliare il VIA (valutazione di impatto ambientale) demandato dalla regione al Comune, come sollecitare il pagamento delle Royalties della discarica che ammontano a 2 milioni di euro, come non asfaltare il Centro storico, perche sono stati spesi 500 milioni circa per il risanamento del Piano Cervellati e poi lo si tiene chiuso in un cassetto ormai inattuabile da circa 15 anni, dove trovare le chianche posizionate nel 1956 dall’Avv, Franco di Palma , del Palazzetto dello Sport di Sant’Elia che non ha l’agibilità al pubblico, dei fossi e dei canali, della privatizzazione del Cimitero Comunale, della 167 e della 167 bis al più grave degrado, al campo di calcio della 167, ai parchi giochi comunali, al puro vandalismo degli scrittori da muro, di ogni controllo dell’abusivismo ambulante, delle rosticcerire all’aperto con tavoli e sedie, senza servizi igienici!
In sintesi – conclude Mirelli – forse si è accorto di esser stato un assessore di un paese Andino dell’America latina! Allora se Lei non ha il coraggio di denunziare cosa non va ipotizzandi stringere i ranghi del Consilio Comunale, già assente, in un Gulag.»