Architetti, ingegneri, costruttori, tecnici, economisti, giuristi e rappresentanti delle istituzioni insieme per rilanciare il settore delle costruzioni nel Mezzogiorno. Un rilancio possibile, che vede impegnati tutti gli attori coinvolti e che non può prescindere da un’efficace politica di rigenerazione urbana e territoriale e dalla valutazione del rischio strutturale.
Sono questi i temi al centro del convegno nazionale ‘Strategie e tecniche per il rilancio e il sostegno delle costruzioni nel Mezzogiorno. Rigenerazione urbana e rischio strutturale’ promosso da ANCE Bari e BAT e dalla Scuola di Ingegneria e Architettura (SI&A) di Bari che si terrà venerdì 19 giugno, a partire dalle 14, nello Spazio 7 della Fiera del Levante. Sono previsti gli interventi, tra gli altri, del presidente ANCE Paolo Buzzetti, del presidente del Comitato ANCE per i problemi del Mezzogiorno e delle isole e di ANCE Bari e BAT Domenico De Bartolomeo e del presidente della Scuola di Ingegneria e Architettura e professore del Politecnico di Bari Amedeo Vitone. In programma anche la relazione di Vera Corbelli, commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, sul tema della rigenerazione territoriale di Taranto.
«Questo convegno – spiega Domenico De Bartolomeo – rientra tra le iniziative dell’Associazione che mirano alla formazione di imprese e professionisti e al confronto con gli enti pubblici e le istituzioni sulla rigenerazione urbana e territoriale. Ai nostri territori occorrono interventi che privilegino la qualità della vita e la vivibilità degli edifici, l’innalzamento degli standard urbanistici, l’efficienza energetica, l’housing sociale. Quindi, se saremo in grado di fare rete e affrontare in modo organico e complessivo le problematiche e gli aspetti urbanistici, tecnici, fiscali e finanziari, di sicuro usciremo dall’impasse. Questo è il nostro obiettivo».
«Le relazioni dei docenti di SI&A – aggiunge Amedeo Vitone – in sintonia con tutte le altre, traendo spunto da casi esemplari del rischio strutturale che si cela in tanti edifici, tracciano un percorso che risale sino al più ampio e manifesto orizzonte del rischio ambientale. E’ noto che il 90% degli edifici costruiti in Puglia, in particolare negli anni ‘60-‘70, sono ben lontani dai livelli di sicurezza propri di quelli moderni. Ma la sfida che dovremo vincere è inserire nei piani di rigenerazione anche l’obiettivo di evidenziare quei casi di rischio grave, che, seppure in numero limitato, minacciano tuttavia danni non accettabili dalla comune sensibilità».
La partecipazione è gratuita e consentirà l’acquisizione di crediti formativi agli iscritti agli Ordini professionali degli architetti, degli ingegneri, degli avvocati, dei geologi e al Collegio dei geometri. Per informazioni e iscrizioni è possibile contattare la segreteria organizzativa (Tel. 080 5043737 – e-mail info@cicsud.it).