Una nuova tegola potrebbe cadere dalla case dei grottagliesi.
Entro il 30 giugno la comunità grottagliese dovrà aver raggiunto almeno la soglia del 26,79% per evitare un aumento dei tributi dovuto alla cosiddetta ecotassa. Questa è in pratica un tributo che la Regione obbliga a pagare a quei Comuni, quindi a quelle comunità di cittadini, che conferiscono i rifiuti solidi in discarica, smaltiti tal quali in impianti di incenerimento senza recupero di energia, abbandonati o scaricati in depositi incontrollati. Ovvero senza che vengono differenziati.
L’ammontare dell’imposta è determinato moltiplicando il quantitativo di rifiuti conferiti in discarica (espresso in chilogrammi) per l’aliquota stabilita con legge regionale (per chilogrammo). Sulla questione è intervenuto nelle ultime ore il vicesindaco Maurizio Stefani, delegato all’Ambiente e alla Gestione dei Rifiuti: ““Il Comune sta producendo grandi sforzi per far sì che il livello della raccolta differenziata a Grottaglie raggiunga risultati di tutto rispetto che si avvicinino il più possibile a standard di valore assoluto. A tal proposito a breve saranno aumentate le zone interessate dalla raccolta “porta a porta”, in particolare quelle adiacenti il centro-storico”.”
Al momento Grottaglie è ferma sotto al 22%. Occorre raggiunger 5 punti percentuale nell’arco di poche settimane.