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Nei giorni della Settimana Maggiore di Taranto, il grande regista e attore Sergio Rubini, sceglie di girare proprio tra i vicoli della città vecchia e le acque del Mar Piccolo, le scene più importanti del docu-film che rappresenterà la Puglia all’Expo 2015.

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«E’ stata una scelta naturale per una produzione che si chiamerà “La Sacra Bellezza” – dice l’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni – cominciare da una città che ha saputo conservare fede, ritualità, ma anche, e nonostante tutto, produzioni di qualità legate al mare, come quelle della nostra mitilicoltura.Così la scelta di questi giorni, al grande regista pugliese che firmerà l’opera cinematografica, è sembrata d’obbligo.»
«E’ una città che affascina e coinvolge per la sua bellezza – affermano dalla produzione – ma anche e soprattutto per i volti e le storie di uomini e donne che ancora ci credono e alzano in aria, quasi come un trofeo, i filari delle cozze nere che difendono ad ogni costo

«E’ questa la natura della Puglia che intendiamo raccontare all’Expo – dice Nardoni – oggi con i Riti della Settimana Santa tarantina e il mare, ma nei prossimi giorni anche in provincia con il primitivo di Manduria che è ambasciatore di questa terra in tutto il mondo

Le due troupe hanno cominciato a girare nella mattinata del giovedì santo inoltrandosi nei vicoli della città vecchia dove all’interno di un ipogeo di via Cava è stata allestita una tavolata dell’ultima cena con pane tipico, vino e pescato locale, serviti su ceramiche antiche di Grottaglie provenienti dalla collezione privata del ceramista e storico Cosimo Vestita. Poi le troupe hanno atteso l’uscita della statua dell’Addolorata dalla Chiesa di San Domenico. Riprese anche per l’inedita edizione di quest’anno del Riti del Venerdì in Città Vecchia e poi una full immersion in mare, accompagnati da biologi e esperti della mitilicoltura tarantina.

«Mostreremo al mondo attraverso questo video l’enorme potenziale di un territorio che può immaginare e pianificare nuovi modelli di sviluppo – dice ancora Nardoni – e l’Expò sarà una vetrina importante per dire che ci siamo e vogliamo essere protagonisti, vincendo anche noi la nostra sfida per la qualità e la salubrità alimentare

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