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Una totale convergenza di tutti gli attori interessati alla riqualificazione e bonifica del Mar Piccolo di Taranto: questo il grande risultato dell’approfondimento scientifico e tecnico tenutosi presso la Camera di Commercio di Taranto e organizzato da ANCE Taranto. Da parte di tutti i rappresentanti istituzionali, scientifici e del mondo delle imprese confermata la necessità di portare avanti e con i tempi giusti una iniziativa complessa, un’opera di civiltà dal grande valore strategico per la città.

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Nel suo indirizzo di saluto ai partecipanti, il Presidente della Camera di Commercio Luigi Sportelli ha spronato tutti all’operatività, sottolineando come, anche per la crisi economica che ci attanaglia, sia indispensabile dare avvio alle opere senza ulteriori indugi.

Nel suo intervento di introduzione ai lavori, il Presidente di Ance Taranto Antonio Marinaro ha messo in evidenza il lavoro efficace e paziente dello IAMC CNR di Taranto, istituzione scientifica del territorio da un secolo votata allo studio del Mar Piccolo. Marinaro ha parlato della centralità della bonifica del Mar Piccolo, sotto il profilo ambientale e della tutela economica di produzioni del territorio, ma anche per un fase di rigenerazione urbana che va ad aprirsi con il lavoro posto in capo all’Amministrazione comunale dal Decreto per Taranto. Secondo il presidente di Ance Taranto osservare il Mar Piccolo significa osservare il bello della storia su cui costruire il futuro di una città chiamata alla sfida del recupero di tutti i valori connessi alla risorsa mare. Marinaro ha messo in evidenza come per questa importante e strategica opera sia indispensabile la collaborazione tra tutti gli attori del territorio e per questo ha salutato con soddisfazione la novità rappresentata dalla presenza della Provincia di Taranto e l’attenzione rivolta dall’Amministrazione Comunale con la partecipazione ai lavori dell’Assessore all’Ambiente e del suo Dirigente alle Attività Produttive.

L’incontro è stata l’occasione per illustrare alle istituzioni ed agli operatori presenti uno schema metodologico di intervento per la preservazione e valorizzazione della produzione mitilicolturale nel Mar Piccolo di Taranto secondo un approccio evoluto al capping rinaturalizzante sviluppato da ANCE con Studio Start, grazie anche ai contributi ed alle indicazioni dello IAMC CNR di Taranto ed all’apporto tecnico di Officine Maccaferri SpA, che può vantare competenze industriali e di ingegnerizzazione sviluppate nella realizzazione del progetto M.O.S.E. di Venezia. Lo studio naturalmente approfondisce tutti gli aspetti tecnico-operativi ed offre una concreta opportunità di costruire una significativa possibilità di diretta sperimentazione sul campo.

Sono poi intervenuti il prof. Nicola Cardellicchio per lo IAMC CNR, Gianni Azzaro per la Provincia, Baio per il Comune di Taranto, Egidio d’Ippolito, Gianni Palumbo per il Centro Ittico, il Dr. Enrico Brugnoli per Dipartimento Terra e Ambiente del CNR nazionale e la D.ssa Vera Corbelli Commissario per le Bonifiche a cui è spettato il compito di fare il punto della situazione ed esplicitare le azioni da svolgere.

A conclusione dell’approfondito e qualificato dibattito, ANCE Taranto esprime tutta la propria soddisfazione per aver portato a termine l’impegno di riunire tutti gli attori di una importante e non più rinviabile vicenda: la riqualificazione e bonifica del Mar Piccolo di Taranto. Al di là di ogni dibattito tecnico-scientifico, è emersa tutta l’importanza di una voce del territorio nelle sue diverse componenti istituzionali, scientifiche e sociali, in grado di spingere nella direzione del fare, supportando l’opera del Commissario e chiedendo la rimozione di tutti quei vincoli burocratici e normativi che si interpongono tra la fase progettuale e quella operativa.

La bonifica del Mar Piccolo per Taranto è dunque da inquadrare nel più ampio disegno di rilancio urbano della città. Confermando piena disponibilità alla collaborazione e prendendo atto del della determinazione del Commissario, per ANCE non si può che continuare a lavorare per “ricostruire” questa nostra città in una visione complessiva del suo sviluppo, con un impegno imprenditoriale quanto mai permeabile alle necessità sociali e culturali di un territorio così ricco di storia ma anche, nonostante la crisi del presente, di futuro.

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