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Confartigianato Imprese Taranto rende noto che dopo tre anni dall’emanazione della legge si concretizza il regolamento per aiutare famiglie e imprese in crisi.

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«Tale provvedimento – spiega il Segretario provinciale di Confartigianato Imprese, Fabio Paolillo, avrebbe consentito, negli anni passati, a molti piccoli imprenditori di non chiudere le proprie aziende o addirittura a lasciarsi andare ad atti suicidi. Va sottolineato come tale precedura sia prevista anche per le famiglie che hanno maturato notevoli debiti o che si trovano per ragioni legate alla mancanza di lavoro a non poter far fronte agli impegni assunti. Tra i debiti vanno anche compresio quelli con Equitalia.

Il debitore persona fisica, lavoratore autonomo o piccolo imprenditore, può trovare un accordo con i suoi creditori per saldare in tutto o in parte i propri debiti e ripartire da zero senza un carico a volte insostenibile. Lo prevede la legge n. 3 del 2012 (nota come legge sul sovrindebitamento) che dopo tre anni di assestamento ha finalmente trovato una applicazione concreta e la possibilità di dare una risposta a migliaia di debitori in situazioni problematiche.

Ricordiamo – prosegue Confartigianato Imprese – che la legge in questione, adottata anche su pressioni della Banca mondiale, chiude un vuoto normativo presente nel nostro ordinamento e allinea l’Italia agli altri paesi occidentali. In pratica si consente al debitore in difficoltà di proporre ai creditori un accordo di ristrutturazione dei debiti sulla base di un piano che prevede la soddisfazione dei crediti in qualsiasi forma, anche mediante cessione di crediti futuri. Il piano può prevedere la moratoria fino a un anno dall’omologazione per il pagamento dei creditori muniti di privilegio, pegno o ipoteca. Ma l’elemento della legge in grado di incidere sensibilmente sulla posizione del debitore in difficoltà, sta nella possibilità di sospensione di ogni azione individuale esecutiva da iniziarsi o già in corso.

L’esecuzione dell’accordo prevede la possibilità di nominare un liquidatore che sovrintenda alla realizzazione.

L’esdebitamento, quindi, dovrebbe garantire il debitore onesto e in difficoltà dal rischio di perdere tutto e i creditori insoddisfatti di ottenere il pagamento in termini certi o almeno di evitare le lungaggini e le incertezze della procedura esecutiva ordinaria.

La prima applicazione di queste regole – ricorda Confartigianato Imprese – è arrivata pochi giorni fa. Ben tre anni dopo l’approvazione delle norme di riferimento, ed è per molti aspetti clamorosa perché ha consentito a un debitore di chiudere la sua posizione nei confronti di Equitalia con uno sconto dell’87%. Si tratta di un caso emblematico delle possibilità offerte da questa legge e degli spazi di manovra che consente.

Nel caso concreto, infatti, il debitore si era trovato senza colpa in una situazione di impossibilità di adempiere e ha dimostrato di aver fatto tutto il possibile per saldare i propri debiti, vendendo l’unica proprietà immobiliare in suo possesso e devolvendo tutto il ricavato al soddisfacimento di Equitalia. La quale pure ha beneficiato dell’accordo riuscendo in questo modo ad evitare le inutili, lunghe e costose procedure esecutive, che avrebbero comunque portato alla fine a risultati ancora inferiori.

La decisione del tribunale di Busto Arsizio è arrivata addirittura prima del provvedimento (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 gennaio 2015, con tre anni di ritardo dall’approvazione delle norme) che istituisce il registro degli organismi autorizzati alla gestione delle crisi, nel quale potranno entrare, a certe condizioni, dottori commercialisti, avvocati, notai ecc., che dovranno garantire il corretto soddisfacimento (nei limiti del possibile) di tutti gli interessi coinvolti nella procedura.

Adesso l’esdebitamento può partire concretamente. Ovvio che non si può eliminare il rischio che questa procedura attiri profittatori e furbacchioni in cerca di facili scappatoie per evitare di pagare i propri debiti. Se ben gestito, però, potrà anche consentire di rimettere in pista un debitore problematico e di soddisfare al meglio e in tempi rapidi, gli interessi dei suoi creditori. Di questi tempi – conclude il Segretario provinciale di Confartigianato Imprese, Fabio Paolillo – non è poca cosa

Tutte le persone e gli imprenditori interessati potranno partecipare ad un incontro illustrativo ed informativo sull’opportunità che si terrà lunedi 9 febbraio 2015 alle ore 18.00 presso la sede di Confartigianato in via Cesare Battisti n. 135 a Taranto.

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