“Cannillora la nvirnata è ffora; e ci la se cuntà, n’otr’ è ttanta nci nni sta. Mo risponne lu vecchio ti ‘nlu saccu: la nvirnata mea è infin’ a Santu Marcu.
Mo risponne lu vecchiu Vitoni: la nvirnata mea è infin a ll’ Ascinzioni. Mo risponne, la vecchia ti’ ntlu furnu: la nvirnata mea, è infin’ a ggiugnu.”
La traduzione di questa vecchia filastrocca è: “Candelora, l’ inverno è ormai fuori e se lo sai contare, ce ne sta altrettanto. Ora risponde il vecchio da dentro il sacco: il mio inverno è fino a San Marco. Ora risponde il vecchio Vito, il mio inverno dura fino all’ Ascensione. Ora risponde la vecchia da dentro al forno: il mio inverno dura fino a Giugno.”
A questa versione un po’ articolata e non di origine puramente grottagliese ma più in generale salentina ha fatto seguito quest’ altra versione più breve, più efficace, più easy, come direbbero gli americani e di origine tutta grottagliese: “Cannillora La nvirnata è ffora E rispunniu la vecchia t’ intlu saccu: la nvirnata mea ete fin ‘ a Ssantu Marcu. E rispunti lu vecchiu t’ intlu saccone: la nvirnata mea ete fin’ all’ Ascenzione. E rispunti lu vecchiu ti cient’ anne: la nvirnata mea è tuttu l’ annu.” la cui traduzione è: “Candelora, l’ inverno ormai è fuori. E rispose la vecchia da dentro il sacco: il mio inverno è fino a San Marco. E rispose il vecchio da dentro al saccone: il mio inverno dura fino all’ Ascensione. E rispose il vecchio di cento anni: il mio inverno dura tutto l’anno.”
Il 2 Febbraio si celebra il giorno della Candelora, cioè il giorno in cui Gesù Bambino fu presentato al Tempio, esattamente 40 giorni dopo la nascita. Infatti dal 25 Dicembre al 2 Febbraio sono esattamente 40 giorni. Inoltre è anche il giorno della Purificazione di Maria in quanto una donna nella usanza ebraica quando partoriva un maschio rimaneva impura per 40 giorni fino alla presentazione al Tempio. Il nome Candelora deriva dal fatto che in chiesa in questo giorno vengono benedette le candele. Ma torniamo ai nostri riferimenti meteorologici. Il giorno della Candelora capita subito dopo i giorni della merla, quelli ritenuti essere i più freddi dell’ anno. Inoltre dall’ inizio dell’ inverno il giorno si è allungato di circa 40 minuti e quel che resta dell’ inverno in termini di giorni freddi è sempre meno di quello che si è appena trascorso.
E’ per questi motivi che il 2 Febbraio viene considerato come la porta che conduce fuori dall’ inverno. Ma purtroppo non è sempre così. Noi di GIR in questi ultimi mesi abbiamo valutato, analizzato e verificato quelle che sono le previsioni della nostra cultura popolare contadina in ambito meteorologico. Abbiamo parlato de “li mise alla smerza” e dei successivi “mise alla tretta” che tutto sommato ci avevano preannunciato un Gennaio non freddissimo ed un Febbraio ed un inizio Marzo molto freddo.
Abbiamo appurato che in effetti il mese appena trascorso non è certo stato uno dei più freddi. I giorni della merla poi non hanno tenuto tanto fede alla loro tradizione di giorni freddissimi. E quando i giorni della merla non sono freddissimi significa che avremo una brutta primavera. E poi lo abbiamo già detto in altre occasioni:”Ci Scinnaru no scinnarescia, Firbaru male la penza”.
Cerchiamo di fare chiarezza e mettiamo insieme tutti questi elementi. Se dovessimo dare ascolto a tutti i detti popolari della nostra cultura contadina dovremmo aspettarci in questi giorni l’ arrivo del freddo, un freddo che dovrebbe durare fino all’ inizio di Marzo. Altro che Cannillora la nvirnata è fora!
Però se analizziamo con più attenzione il proverbio nella sua versione salentina “… e ci la se cuntà; n’ otr è ttanta nci ni sta” o nella sua versione tarantina “A Cannlor u’ nvim è for, ma c’ proprij ni vuè cuntà, notr e tant c’ n’ sta!” ci accorgiamo che per superare l’ inverno bisogna ancora aspettare. Infine vorrei soffermarmi ad analizzare il detto grottagliese.
Più che sul giorno della Candelora questo detto va ad evidenziare più che la sensazione oggettiva, proprio la percezione soggettiva del freddo legata all’ età individuale. Infatti per la vecchia che si riscalda nel sacco il freddo dura fino a San Marco che è il 25 Aprile, per il vecchio che si riscalda in un sacco ancora più caldo dura fino all’ Ascensione che è 40 giorni dopo Pasqua e per il vecchio di 100 anni probabilmente affetto da aterosclerosi e da arteriopatia obliterante il freddo non finisce mai.