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«La persistente morosità dell’ILVA, che dal mese di Maggio 2014 non paga le fatture emesse in relazione a,i trasporti effettuati per Suo conto, e la mancanza di serie ed attendibili soluzioni al problema, aggravato da notizie allarmanti circa la sorte dei crediti sin qui maturati, ci induce a proclamare lo stato di agitazione con astensione immediata dall’esecuzione del servizio e con riserva di passare a più energiche ed incisive forme di protesta qualora non si provvederà al! ‘estinzione dei debiti entro brevissimo termine.» Non usa giri di parole Domenico D’Amico, Presidente Regionale di Confartigianato Trasporti Puglia, nella lettera inviata al Commissario Straordinario di ILVA Spa ed al Prefetto di Taranto.

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I trasportatori di Taranto fermano le macchine ed incrociano le braccia, unendosi alla protesta delle aziende dell’indotto che lunedì hanno chiesto al Ministro Guidi risposte chiare sul futuro dello stabilimento siderurgico tarantino.

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