La Puglia nel mese di Gennaio si trasformerà in un suolo di incontro di idee e di progetti, che mettono al centro l’innovazione tecnologica, incentrata soprattutto sullo sviluppo e sulla implementazione dei servizi di comunicazione. Ma sarà anche crocevia di iniziative diverse che sfrutteranno come trampolino le date che vanno dal 26 al 28 gennaio con lo Smart Puglia 2020, e che permetteranno lo scambio di idee tra rappresentanti provenienti da: società dei Paesi del Golfo, del Bacino del Mediterraneo, dell’Area Balcanica, della Russia e dei Paesi CSI.
Al centro degli incontri ci saranno obiettivi condivisi, che mettono al primo posto lo sviluppo ed il sostegno dei settori considerati strategici per l’implementazione della competitività della sfera economica dell’intera Regione Puglia, per definire l’attività programmatica del periodo che arriverà fino al 2020.
L’evento ha l’obiettivo comunque di sostenere l’evoluzione della comunicazione che, anche in Italia, si sta facendo sempre più ‘a banda larga’, anche se orientato prevalentemente sul settore produttivo e commerciale. Un sostegno anche regionale per permettere alle eccellenze pugliesi di farsi conoscere nel mondo.
Si tratta della prima edizione di questa iniziativa in Puglia, che tuttavia si incastra, senza sbavature, in una nuova consapevolezza diretta verso l’innovazione tecnologica. Un’iniziativa che, pur non permettendo di far uscire l’Italia dalle “valutazioni Ue” come Paese arretrato (per l’offerta solo adsl si è posizionata nella terz’ultima posizione, dietro solamente a Cipro e Grecia), mostra un cambiamento di atteggiamento che già si è fatto spazio nelle persone.
Infatti, secondo quanto rilevato da I-com, alcune Regioni sono state finalmente capaci di arrivare alla copertura regionale del 100% a banda larga, come ad esempio l’Emilia Romagna. Anche quelle Regioni tradizionalmente meno propense ad effettuare cambiamenti in tempi rapidi, si sono però messe in moto con un passo decisamente più sostenuto. La Puglia è tra queste, ed è stata sostanzialmente superata, su base realtiva, solo dalla Basilicata, dove però il digital divide era ancora più diffuso.