«Gli attivisti dei MeetUp 5 Stelle Jonici hanno scritto all’ANAS, alla Regione Puglia, alla Provincia di Taranto, all’Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici e alla Camera di Commercio di Taranto per richiamare l’attenzione sulla inadeguatezza del collegamento stradale fra Taranto e Bari.»
Si tratta, affermano gli attivisti dei Meetup 5 Stelle Jonici nella nota che illustra la lettera, di : « carenze strutturali che si ripercuotono sulle possibilità di sviluppo del territorio già provato da anni di crisi, inoltre con la creazione di quattro rotatorie nel tratto urbano di Massafra la situazione si è aggravata specialmente per gli autotrasportatori in quanto le stesse rotatorie sono strette e inadeguate per l’attraversamento dei mezzi pesanti che vi confluiscono provenendo dal porto di Taranto e diretti alla zona industriale di Massafra e oltre e ciò potrebbe gravare sulle possibilità di sviluppo del porto di Taranto già colpito dalla crisi economica.
Con l’occasione si propone un’alternativa economicamente vantaggiosa al problema con la speranza che venga accolta favorevolmente dalle autorità competenti.»
«Le strade – scrivono gli attivisti dei Meetup 5 Stelle Jonici nella loro lettera indirizzata all’ANAS, alla Regione Puglia, alla Provincia di Taranto, all’Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici e alla Camera di Commercio di Taranto, da tempo immemorabile, costituiscono l’infrastruttura per eccellenza, in quanto consentono a uomini e merci di raggiungere senza particolari difficoltà, mete fra di loro più o meno distanti.
Ed è considerando tale importanza, che intendiamo sollecitare e suggerire iniziative volte ad apportare miglioramenti nella rete stradale soprattutto al fine di rendere i collegamenti, da e per la provincia, efficienti, e quanto più al passo con le attuali esigenze oltre che in prospettiva di uno sviluppo post industriale. Tra le arterie di maggior interesse per la provincia Jonica, si colloca la tratta che mette in collegamento la città di Bari con Taranto.
Questa infatti, oltre a condurre al Capoluogo pugliese, rappresenta il percorso quasi obbligato per raggiungere il resto della Penisola.
Partendo da Taranto e viaggiando in direzione Bari – ricordano gli attivisti dei Meetup 5 Stelle Jonici – si possono percorrere alternativamente due strade:
l’autostrada Palagiano-Bologna, o la strada statale 100 che inizia dal bivio per Palagiano Castellaneta. Quest’ultima, in alcuni tratti, specialmente del versante jonico, presenta una sola corsia per ogni senso di marcia. Entrambe le strade sono percorribili partendo da Taranto in direzione Massafra percorrendo la strada statale 7.
Quest’ultima solo in brevi tratti presenta 2 corsie per ogni senso di marcia. Attraversando la zona industriale di Massafra, si incontrano quattro rotatorie, tutte di recente creazione e molto strette per l’attraversamento del traffico pesante, tuttavia esiste un tratto in cui la strada si restringe notevolmente essendoci edifici a bordo strada e numerose confluenze laterali.
L’alternativa per raggiungere la strada statale 100, o l’autostrada Palagiano-Bologna è quella di percorrere la strada statale 106 fino a Chiatona e poi prendere la nuova bretella che collega la strada statale 106 con l’autostrada passando per l’agro di Palagiano. Entrambe queste strade si presentano a due corsie per ogni senso di marcia, quindi più veloci. I cittadini jonici dovrebbero preferire quest’ultima arteria, ma in realtà non è così, in quanto la stessa aggiunge, rispetto alle altre strade, oltre 10 km di strada nel suo correre verso Bari.
Stante la proferita premessa è di chiara evidenza che il collegamento stradale fra la nostra provincia e Bari sia assolutamente deficitario nonché inadeguato tenuto conto delle reali esigenze del territorio. Disponiamo di una strada statale 100 incompleta e in alcuni tratti fatiscente, dall’altra di un’autostrada che prevede il pagamento di un pedaggio per soli 60 km per arrivare a Bari, senza considerare che per poter fare ingresso in autostrada si percorre quasi la metà della distanza che ci separa da Bari.
Ad oggi il completamento della Strada Statale 100 sembra un miraggio, considerato il ritmo con cui si adoperano Regione Puglia e ANAS, e l’ intera opera, così come sta procedendo, comporta notevoli costi per l’amministrazione pubblica.
Un’alternativa economica – evidenziano gli attivisti dei Meetup 5 Stelle Jonici, nella loro lettera – sarebbe quella di far decadere la concessione del tratto autostradale che ha origine alla Barriera di Taranto Nord (Palagiano), fino al casello di Bari Nord e renderla libera al transito; poi dall’allacciamento dell’autostrada con la strada statale 100 fino alla strada statale 7, nei pressi dell’impianto di termovalorizzazione della “Appia Energy”, realizzare una bretella autostradale che scorra parallelamente alla zona industriale di Massafra, nonché alla linea ferroviaria.
E’ utile ricordare che il tratto di autostrada Bari -Taranto è stato realizzato con fondi pubblici e che la società concessionaria non risulta che per la stessa tratta abbia realizzato ulteriori opere di allungamento. Inoltre, a nostro parere, la tratta in questione si presenta poco redditizia per lo scarso volume di traffico che insiste sulla stessa in quanto, molti pendolari e molti autotrasportatori, preferiscono viaggiare sulla strada statale per una questione economica, considerato che, percorrere quel tratto stradale, ha gli stessi costi di un biglietto di un autobus di linea, quindi oneroso per chi la deve percorrere quotidianamente con i propri mezzi.
Infine, sarebbe necessario migliorare la rimanente strada statale 7 dal predetto bivio con il termovalorizzatore, fino all’incrocio con la strada Taranto -Brindisi, sfruttando interamente il tratto stradale esistente, allargandolo e rendendolo a due corsie per ogni senso di marcia fino all’ingresso nella zona di Porta Napoli a Taranto.
Con questa soluzione –concludono gli attivisti dei Meetup 5 Stelle Jonici – si otterrebbero tre risultati:
– economico: perché invece di realizzare 45 km di strada a due corsie per ogni senso di circolazione se ne dovrebbero realizzare circa 25 e quindi con notevole risparmio;
– ambientale: in questo modo l’allargamento di 25km invece dei 45 limiterebbe il consumo di terre destinate all’agricoltura;
– risparmio di tempo: con i tempi di sviluppo attuali, per realizzare 2km ci vogliono almeno 3 anni, vedranno realizzare l’intera opera i nostri nipoti, in questo modo si dimezzerebbero i tempi e forse riusciremo a usufruirne anche noi.
Perché no?»