«Il 5 Novembre il Consiglio Comunale di Taranto dovrà deliberare se autorizzare o meno il prolungamento del pontile petroli ENI e di conseguenza il progetto ‘Tempa Rossa’.» Lo ricorda un comunicato del comitato provinciale Legamjonici, che fa il punto della situazione.
«Secondo Azzaro (PD) –afferma Legamjonici – il prolungamento del pontile servirebbe anche per l’attracco delle petroliere che scaricano petrolio destinato alla raffinazione e sarebbe dunque funzionale a tutta la raffineria. La realtà è differente. Il piano strategico industriale 2014-2017 di Eni prevede infatti che l’attività di raffinazione ceda progressivamente il posto alla sola movimentazione di greggio, ecco perché il prolungamento del pontile è strettamente indispensabile alla realizzazione del progetto ‘Tempa Rossa’.
Il numero di petroliere che trasportano petrolio verso la raffineria è infatti irrisorio, mentre con il progetto ‘Tempa Rossa’ è previsto un consistente aumento del traffico di petroliere. A conferma di questo, Eni prevede inoltre il potenziamento dell’export del greggio proveniente dalla Val D’Agri, destinato ad altre raffinerie.
La volontà di autorizzare il prolungamento del pontile – prosegue il comunicato del comitato provinciale Legamjonici – è dunque a discapito della salvaguardia dell’ambiente e della salute, in quanto le operazioni di stoccaggio e movimentazione genereranno un aumento delle emissioni nocive di VOC (composti organici volatili) che saranno difficilmente captate anche utilizzando le migliori tecnologie disponibili.
A questo si aggiunge anche un aumento dell’inquinamento del Mar Grande da IPA (idrocarburi policiclici aromatici) di origine petrolifera con ulteriore danno alle risorse ittiche locali.
Legamjonici – conclude il comunicato a firma della responsabile, Daniela Spera – ritiene pertanto che la posizione di Azzaro (PD), capogruppo di maggioranza, e le annesse motivazioni, siano solo strumenti atti a giustificare una opposizione di facciata al progetto ‘Tempa Rossa’ che di fatto è in linea con la posizione del PD nazionale, favorevole al progetto. Tutto questo, ancora una volta, ai danni della popolazione tarantina.»