“Chi la fa, l’aspetti! Questo il motto della maggioranza a pochi giorni dal comizio di Sud in movimento, tenutosi in piazza domenica 19 ottobre, per informare la cittadinanza sulla malagestione del sistema di tassazione applicato sui cittadini grottagliesi. Peccato però che non bastano un manifesto pubblico sottoscritto dal sindaco Alabrese e le recenti dichiarazioni scritte dal vicesindaco Stefani a spiegare i reali motivi delle pesanti imposte ricadute sulle teste dei cittadini.” E’ quanto si legge nella nota ufficiale diramata dal Sud in Movimento dopo il comizio cittadino tenuto domenica sera in piazza a Grottaglie.
Sud in Movimento rimanda al mittente le dichiarazioni del vicesindaco Maurizio Stefani definendaole “illazioni.
“Se fosse stato presente al comizio si sarebbe reso conto dell’informazione data ai cittadini e rispetto all’accusa al consigliere D’Alò di volersi candidare alle regionali, va detto non solo che non ne ha alcuna intenzione, ma che forse l’assessore Stefani dovrebbe guardare di più alla pessima figura fatta dal sindaco alle elezioni provinciali, che non è stato votato nemmeno dai suoi consiglieri di maggioranza. Del resto è colpa del PD se a Grottaglie non si riesce ad eleggere un consigliere regionale, visto che rispondono ai capi corrente del partito, votando candidati di Bari o di Taranto e facendo passare in secondo piano gli interessi della città”.
Una secca e piccata risposta quello del gruppo rappresentato in Consiglio Comunale da Ciro D’Alò. Una stoccata che colpisce anche il partito di maggioranza presente a Grottaglie.
“Dal momento che di parole si tratta, perché di fatti non ve n’è nemmeno l’ombra, ci pare doveroso sottolineare le false giustificazioni troppo in voga in questi ultimi tempi. Probabilmente siamo di fronte ad una crisi d’identità politica, perché il Sindaco si dice in disaccordo con le misure applicate dal PD su scala nazionale, lo stesso che sostiene da anni; ma questo suo stato sarà anche dettato dal continuo cambio della guardia all’interno della sua “maggioranza”, sintomo di una classe politica che non sa quali pesci pigliare.”
Ma è ancora l’assessore Stefani a finire nel mirino del Sud in Movimento, a seguito anche delle dichiarazioni da lui rese subito dopo il comizio.
“Ringraziamo Maurizio Stefani per il clamoroso autogol messo a segno con la sua dichiarazione, infatti la circostanza che la Tari è aumentata a causa della triplicazione dei costi di smaltimento, è esattamente ciò che ha riferito il consigliere dal palco. Se però si fosse ricordato di far partire la raccolta differenziata nei tempi previsti dalla legge, da un lato avremmo ridotto la quantità di rifiuti da smaltire all’inceneritore e quindi il costo, dall’altro non avremmo pagato l’Ecotassa dal valore di ben 315.000,00 euro.
[hana-code-insert name=’reattivo’ /]
Sulla Tasi, invece, il Sindaco e la maggioranza hanno deciso di applicare indistintamente le aliquote massime, senza tener conto delle varie fasce di reddito e dei bisogni dei più disagiati. Tuttavia ci auguriamo che questo salasso porti ad un miglioramento dei servizi per i cittadini. Emerge chiaramente che il Sindaco Alabrese assieme al vicesindaco Stefani, come loro solito, tendono a non far chiarezza sui fatti che riguardano l’opinione pubblica. Alla luce di ciò e di tante altre evidenze, volutamente celate agli occhi dei grottagliesi, sarebbe il caso di spiegare al vicesindaco Stefani – conclude la nota – la differenza tra demagogia e informazione. Informare i cittadini su quanto avviene all’interno del comune è nostro dovere e chi ha fatto demagogia in questi anni dovrebbe quanto meno evitare per intelligenza l’utilizzo del termine.”