Spot pubblicitari e film raccontano speso l’amore romantico, quello rappresentato in tutte le sue forme, non solo come coppia di adulti.
Questo rappresenta l’importanza di proiettare la propria capacità di amare verso le persone a cui teniamo di più e quindi anche verso i nostri figli attraverso le coccole, gesti quotidiani considerati essenziali per la loro crescita.
Le coccole sono segnali di affetto che insegnano, ai bambini, la distinzione tra gli atteggiamenti e i sentimenti positivi da quelli negativi in modo che, un giorno, da grande, possano esprimerli così come gli abbiamo insegnato noi: un bambino amato sarà più fiducioso e propositivo verso il mondo, mentre uno poco amato sarà facilmente introverso e sospettoso.
Un bambino amato avrà la possibilità di “rifugiarsi” in un mondo dolce e protettivo in cui potrà ritirarsi quando la vita sarà troppo dura, al cui interno potrà prendere nuovo slancio e fiducia e affrontare la realtà. Recenti studi neuropsicologici hanno dimostrato, infatti, come la mancanza di affetto ostacoli lo sviluppo delle capacità neuronali. E’ molto facile dare per scontato che i genitori amano i propri figli ma molti hanno difficoltà ad esprimerlo con i gesti.
Il progresso, ogni giorno, ci presenta novità tecnologiche che cambiano radicalmente la nostra vita e le nostre abitudini ma, l’affetto “dimostrato” e il fermare il tempo con carezze,coccole e abbracci ai nostri pargoli, valgono più di qualsiasi giocattolo di ultima generazione. E’ necessario avere cura dei propri figli ma, importante, per un loro sano sviluppo psico-fisico che la cura sia anche “amorevole”, vista più come un proprio diritto e piacere e non come un dovere di mamma o papà.