Michael Matthews ha vinto la sesta tappa del Giro d’Italia, la più lunga: 257 chilometri da Sassano, in provincia di Salerno, all’Abbazia di Montecassino (arrivo in salita). Il 23enne australiano della Orica si è superato, vincendo a sorpresa su un traguardo che non sembrava per lui: ha regolato allo sprint il belga Tim Wellens (Lotto), Cadel Evans (Aus, Bmc) e l’italiano Matteo Rabottini (Neri). A qualche secondo, quinto, si è piazzato il campione d’Italia Ivan Santaromita. La carovana del Giro arriva a Frosinone per la settima tappa. 211 km fino a Foligno. Tappa molto pianeggiante. A Frosinone il giro c’è gia stato: nel 1975 ( vinse Enrico Paolini), nel 1985 (Urs Freuler – Sui) e l’ultima volta nel 2005 (Luca Mazzanti). Divisa tra città alta e città bassa, Frosinone è il cardine della Ciociaria. Un tempo orientata esclusivamente all’agricoltura e all’artigianato (tessile e calzaturiero), è oggi un moderno centro industriale e commerciale.Nella piccola cittadina di 46.00o abitanti non perdetevi il Museo Archeologico di Frosinone, la Cattedrale di Santa Maria Assunta (XVIII secolo), la Chiesa abbaziale di San Benedetto (XVIII secolo), il Palazzo Pietro Tiravanti (XIX secolo), l’Anfiteatro e Terme romane e la Villa Comunale (parco cittadino). Se vi fermate a tavola non perdetevi i Fini fini (maccheroncini) al pomodoro, le fettuccine con rigaglie di pollo, la polenta con broccoletti e salsicce, la pecora al sugo, il cosciotto di capretto alla Ciociara, le lumache al pomodoro, le Coppiette ciociare (strisce di carne suina, condite con sale, peperoncino piccante), i formaggi di pecora e di capra (Marzolina di Capra) e gli Strufoli fritti con miele, ciambellette al vino. Tutto innaffiato da Passerina del Frusinate (bianco), Cesanese del Piglio (rosso), Atina (rosso).
L’arrivo è previsto nella piccola Foligno. Considerata in tempi antichi il “Centro del Mondo” (come ricorda il Trivio tra corso Cavour e via Mazzini), Foligno è tutt’oggi una città vivace, culturalmente e economicamente parlando. La perla Umbra vi offre Palazzo Trinci (XIV secolo), la Cattedrale di San Feliciano (XII-XIX secolo), l’Abbazia benedettina di Sassovivo (XI secolo), la Chiesa di San Paolo Apostolo (2009, disegno di Massimiliano e Dorina Fuksas), l’Oratorio della Nunziatella (XV secolo), il Museo della Stampa (c/o Palazzo Orfini, XVI-XVII secolo), il Parco di Colfiorito. Se decidete di pranzare o cenare degustate i vini Colli Martani (rosso, bianco, spumante, passito rosso), Rosso Montefalco e Sagrantino di Montefalco (rosso, passito, vitigni principali: Sangiovese e il vitigno locale Sagrantino) e deliziatevi con il Risotto/Spaghetti al Tartufo Nero di Norcia, i piccioni ripieni, la Fojata (strudel salato, ripieno di foglie di cavolo), la Trota Fario del Nera, le Lenticchie e Patate Rosse di Colfiorito, il Sanguinaccio (budino di sangue di maiale, vino bianco, spezie e buccia d’arancia), la Rocciata (strudel ripieno di mele, noci, pinoli, uvette sultanine e cacao), la Miaccia (sanguinaccio imbevuto nel Sagrantino e decorato con i canditi). Foligno è stata considerata in tempi antichi il “Centro del Mondo” (come ricorda il Trivio tra corso Cavour e via Mazzini), Foligno è tutt’oggi una città vivace, culturalmente e economicamente parlando.