«Si è svolto in un clima quasi desolato l’incontro organizzato per porgere domande e suggerimenti al sindaco di Taranto Ippazio Stefano. Un evento che avrebbe dovuto smuovere le anime assopite, ma non per questo tranquille, dei tarantini, ma che ha visto una scarsa affluenza di cittadini jonici. Scarso interesse dei cittadini alle problematiche locali o assenteismo giustificato?» Lo scrivono in una nota gli attivisti del Meet Up 192 “Amici di Beppe Grillo – Taranto”.
«Le domande – ricordano in una nota – vertevano su problemi ambientali, sul futuro della città, sulla riqualificazione energetica, sulla situazione dei lavoratori dell’aerea portuale; tutti argomenti pregni di attenzione sociale e di natura urgente.
Le risposte? Insufficienti.
Il sindaco si è limitato ad una descrizione di ciò che la sua amministrazione ritiene di aver fatto in questi anni precisando che tutto è a norma di legge e di regolamenti.
Peccato – si legge ancora nel comunicato del Meet Up 192 “Amici di Beppe Grillo – Taranto” – che sia mancata la parte umana della vicenda. È mancato un reale impegno futuro per la rivalutazione dell’area aeroportuale, un reale impegno per l’abbattimento delle cause inquinanti, un reale impegno a rendere la città a misura di cittadino.
Il Meet Up 192 “Amici di Beppe Grillo – Taranto” si chiede se queste dichiarazioni formali siano le risposte di cui abbiamo bisogno per rasserenare il nostro futuro e quello dei nostri figli.
Abbiamo davvero bisogno di un burocrate alla guida della città?
Ci saremmo accontentati di avere un padre di famiglia coscienzioso e attento ai problemi del prossimo, vicino umanamente e idealmente alle esistenze precarie dei tarantini, giovani e meno giovani.
Ma la cosa più sconcertante è l’assenza di volontà e capacità di pensare a un disegno futuro per la nostra città.
Il futuro – temono gli attivisti del Meet Up 192 “Amici di Beppe Grillo – Taranto” – si prospetta grigio come i fumi nel cielo, come i fondali del mare rimestati per nascondere i materiali inquinanti, come l’asfalto che ricopre il territorio.
Sindaco, vogliamo un futuro per la città, non solo industriale, come tante città nel mondo hanno saputo fare, ad esempio Stoccolma. Crediamo che Lei non debba impegnarsi molto per ottenere gli stessi risultati: sarebbe sufficiente copiare ciò che hanno fatto altri.»