«E’ ingiustificabile il rinvio della applicazione della legge 23/2015 sui limiti odorigeni.» A dichiararlo è Giampiero Mancarelli, ex assessore provinciale ed attualmente componente della Assemblea Nazionale del PD.
«La norma in questione – spiega Mancarelli – ha lo scopo di regolamentare le emissioni puntuali di tutte le aziende responsabili di impatto osmogeno oltre che dei sansifici e che è utilizzata come riferimento nei numerosi procedimenti autorizzativi regionali di Aia, Via, ecc., consentendo di effettuare importanti controlli su vari insediamenti produttivi, con successiva attuazione di procedimenti correttivi a tutela delle popolazioni interessate. La attività sottesa a questa norma, anche a supporto delle iniziativa dell’autorità giudiziaria ma, in particolare, a Taranto ha visto la realizzazione del progetto innovativo (Odortel), frutto di una utile sinergia con il mondo universitario. Nel progetto sono coinvolte decine di cittadini del quartiere Tamburi e di altre aree della città che, attraverso un numero verde, informano l’Arpa degli eventi odorigeni che si verificano nell’area attivando, nel contempo, un sistema di campionamento che viene automaticamente acceso attraverso il software del sistema.
Il rinvio dell’applicazione di questa norma e dei limiti odorigeni ad essa connessi votata dal Consiglio Regionale a margine del bilancio è una vera e propria porcata, di una gravità inaudita e ingiustificabile – afferma senza mezzi termini l’esponente del PD ionico – Anche perché la stessa norma prevede dall’inizio della sua applicazione un lasso temporale provvisorio di altri due anni che consente a tutte le azienda di potersi mettere in regola con i nuovi limiti. Dopo battaglie ambientali (Ilva e i tamburi) e situazioni critiche (discariche Italcave, Ecolevante e Vergine) che ci sono nei nostri territori non si può cedere di un millimetro su questi punti fermi. Questo è uno schiaffo a quelle comunità appunto che lottano quotidianamente per avere territori con una qualità della vita degna del 2016.
Auspico e spero – prosegue Mancarelli – che il Governatore Emiliano intervenga con sollecitudine e forza su questo argomento per riparare a questa vergognosa pagina come già fece egregiamente un anno fa quando si cercò un nuovo bliz su questa vicenda proponendone una sospensione. Queste le sue parole allora: “Chiunque dovesse violare questo indirizzo nelle votazioni future si porrà perciò stesso fuori dal Pd” , allora da Segretario Pd Michele Emiliano tuono’ e oggi con lo stesso vigore gli chiedo di intervenire per ripristinare un giusto equilibrio a questa vicenda. Fuori le lobbies dalla Regione Puglia.
Oggi, invece, ci ritroviamo con un emendamento approvato nelle pieghe del bilancio che grida allo scandalo e a poco servono lacrime di coccodrillo che qualche Consigliere cerca in vano di spargere. Ora è il tempo del fare, e quindi ai consiglieri regionali l’invito a riprendere immediatamente questa vicenda per non far perdere dignità al massimo consesso regionale mettendoci una toppa necessaria per evitare davvero uno iato tra i cittadini e la Politica.»