«Lo scorso 5 Gennaio 12 operai dell’ Ilva di Taranto, insieme all’avvocato Ylenia Lucaselli, depositavano alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Taranto una denuncia – querela per una presunta violazione della privacy a seguito della pubblicazione sul sito internet della procedura di liquidazione del Siderurgico dei propri “dati sensibili”.»
Lo rende noto una nota di Aldo Schiedi in qualità di portavoce dei 12 lavoratori, che in una conferenza stampa davanti ai cancelli del tribunale di Taranto, ha spiegato che l’iniziativa “si basa sulla violazione delle norme sulla privacy. Gli operai hanno constatato, infatti, la presenza sul sito dell’amministrazione straordinaria delle fotocopie di documenti d’identità, codici fiscali e buste paghe con relativi codici Iban dei 18 mila lavoratori/creditori scaricabili in formato Pdf, da tutti i possessori delle credenziali di accesso al sito, dati sensibili non utili per la trasparenza della procedurad’insinuazione al passivo. In seguito alla denuncia-querela l’Avv. Ylenia Lucaselli ha presentato anche una comunicazione al garante della privacy. Mentre notizia di oggi è il deposito di un interrogazione parlamentare del Portavoce alla Camera Cosimo Petraroli (M5S) indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri,al Ministro al Lavoro e delle Politiche Sociali dove oltre ad essere indicati in maniera attenta la successione degli avvenimenti è stato evidenziato nell’interrogazione come ai lavoratori/creditori non e’ stata fatta mai firmare da parte dell’Ilva S.p.A alcuna autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 30 Giugno 2003,n.196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”.
Nell’interrogazione parlamentare – evidenzia ancora la nota di Aldo Schiedi, inoltre il Portavoce 5 stelle Petraroli chiede ai Ministri interrogati se ritengono sia stata commessa una violazione della privacy ai danni dei lavoratori da parte dei Commissari straordinari dell’Ilva S.p.A e quali azioni intendano attuare per ristorare dei danni subiti i lavoratori coinvolti nella vicenda.”