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Ecco il Natale che non ti aspetti, quello degli “ultimi” che vivono alla stazione dimenticati da tutti, eppure capaci di gesti di solidarietà straordinaria, come quello di un “tossico”, uno di quelli che sono sempre in giro a racimolare i soldi per la prossima dose, che dona una piccola somma per permettere a due anziane rom, 56 e 79 anni, di tornare dai loro cari in un campo nomadi di Roma!

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È l’epilogo della serata del mercoledì scorso (23 dicembre) quando Raimondo Marino e Nicola Legrottaglie, due ex calciatori di Serie A, e Gionatan Scasciamacchia, l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Taranto, tre persone che condividono una profonda esperienza di fede evangelica, sono stati alla stazione di Taranto per incontrare gli “ultimi”, i clochard che lì trascorrono la notte in solitudine, per portare loro generi di conforto e, soprattutto, la loro personale testimonianza della possibilità di trovare la via della redenzione nella parola di Cristo, la speranza di poter “cambiare vita” superando un momento difficile dell’esistenza.
A loro si è unito all’ultimo momento, appena rientrato in città da Roma, anche il Sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, che ha così accolto l’invito del suo assessore, Gionatan Scasciamacchia, a condividere questa profonda esperienza di solidarietà e carità cristiana.

Con loro c’erano i volontari dell’associazione “Aiutiamo la Famiglia” Onlus di Taranto, che spesso si recano nella stazione ferroviaria di Taranto per prestare conforto ai tanti “senza fissa dimora” che qui si riparano per passare la notte, distribuendo vestiario vario e alimenti.
Tra loro anche i tanti ex clochard che, fin dal 1997, animano il Centro Betesda Onlus, in via Cesare Battisti a Taranto, una struttura in cui queste persone con alle spalle storie di emarginazione (tanti gli ex tossicodipendenti e ex alcolisti), vivono insieme aiutandosi l’un l’altro, trovando nella parola di Cristo la forza per continuare il loro percorso di cambiamento e di redenzione, il tutto senza un euro di contributo pubblico, ma solo sostenendosi con le donazioni e con il frutto dei lavoretti che riescono a fare.

La “Christmas Carol” tarantina la racconta Angelo Guarino, presidente di “Aiutiamo la Famiglia” Onlus: «tra i tanti homeless che abbiamo incontrato alla stazione mercoledì scorso, c’erano anche due anziane rom che, con grande dignità, mi hanno spiegato che cercavano di racimolare i soldi per il biglietto ferroviario per tornare dai loro cari in un campo nomadi a Roma, e a tal fine ho subito attivato una colletta tra gli amici e i ragazzi del Centro Betesda. La mattina di Natale mi arriva una telefonata da un tossicodipendente, conosciuto anch’egli alla stazione, che mi chiedeva di poter partecipare. L’ho incontrato e, dopo aver donato quanto aveva per il viaggio delle due donne, in lacrime mi ha chiesto di essere aiutato e di potersi unire a noi! Grazie alla generosità di quanti hanno donato qualcosa, e soprattutto a Dio che ci ha guidato dall’alto, stamane sono tornato alla stazione per acquistare i biglietti per le due anziane donne rom».

Angelo Guarino ha poi spiegato che «sono anni che ci dedichiamo a coloro che vivono per strada, e per loro abbiamo attrezzato il Centro Betesda, una “casa famiglia” in cui forniamo un tetto e la certezza di pasti caldi. Non è solo assistenza fine a se stessa: il nostro obiettivo finale è la loro integrazione sociale e il recupero delle loro relazioni familiari e personali. Naturalmente solo per chi è consenziente e sceglie autonomamente di fare questa esperienza, mentre gli altri, dei quali rispettiamo la scelta di vita, ricevono comunque una parola di conforto e assistenzaNel Centro Betesda cerchiamo di farli sentire utili e partecipi, non solo assistiti, inserendoli in diverse nostre attività, come il mercatino in cui, per finanziarci, vendiamo mobili e quant’altro recuperiamo da donatori, oggetti che i nostri ragazzi rimettono in sesto».

Angelo Guarino, infine, ha lanciato un appello: «ci servono generi di prima necessità, come coperte, vestiario e detersivi per la casa e per l’igiene personale, ma anche alimentari di ogni genere!».
Gli interessati possono contattare l’associazione di volontariato “Aiutiamo la Famiglia” Onlus, via Oberdan n.27 a Taranto (cell. 340.6020452).

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