«Al Capitolo VI della Regola Del Silenzio dei Benedettini è scritto: “Se infatti parlare ed insegnare è compito del Maestro, il dovere del Discepolo (Assessore al Bilancio) è di tacere ed ascoltare (il Sindaco)”.» E’ il salace commento di Michele Mirelli, vice coordinatore dei “Conservatori e Riformisti” grottagliesi.
«In verità vi dico – prosegue Mirelli, che nell’ultimo Consiglio Comunale, dove la minoranza denunciava una occupazione d’urgenza del 1981, con una presumibile indennità da pagare di 2 milioni di euro, l’assessore al bilancio Mariacarmela Palmieri, ha riferito al Consigliere Ing. Ciro Gianfreda, il virgolettato é del Quotidiano: “…Un intervento quanto meno intempestivo, visto che in questa seduta si discute l’assestamento di Bilancio 2015 …”
Mi permetto rammentare all’Assessore, che al suo Ufficio competono: La preparazione del Bilancio di previsione, delle relative variazioni e del rendiconto generale, esame dei bilanci e dei rendiconti degli enti e dell’ aziende autonome comunali, verifica della conformità delle spese alle leggi ed alle norme di esecuzione, della regolarità delle gestioni dei consegnatari di fondi e di beni del Comune (nel caso specifico se vi è stata la offerta indennitaria e se la stessa era stata depositata presso la Cassa depositi e Prestiti a disposizione dell’espropriato), verifica delle scritture contabili ed ispezioni amministrative e contabili (verificare quindi anche se per alcune tasse, solo per alcuni anni, non e’ stata chiesta la sopratassa, la indennità di mora e gli interessi?) .
Al medesimo Assessore – aggiunge Mirelli – compete l’amministrazione del bilancio e servizi del tesoro, imposte dirette ed indirette, tasse, tributi, entrate in genere e agenzia del territorio (perchè le competenza legali di soccombenza, pagate dal Comune non sono trasparenti e si ha sempre difficoltà a conoscerne gli esatti importi anche di quelli di consulenza e di difesa del comune, nonostante si abbia in organico una Avvocato).
Tante domande, ma nessuna risposta, anzi una affermazione, sempre dell’Assessore, che sottopongo al giudizio del lettore “Oggettivamente capziosa e strumentale poi la successiva diffusione sui mezzi di stampa e social network, di notizie circa la somma che il comune dovrebbe risarcire al privato, andando ben oltre il contenuto della stessa Sentenza (nel senso che nessuna quantificazione è stata operata dal Giudice ) paventando persino l’ipotesi del dissesto finanziario dell’Ente, tutto deve rimanere nell’alveo di valutazioni tecnico giuridiche e non puo’ essere oggetto di discussione politica”
Ora basta – incalza Mirelli, mi permetta assessore, qui parliamo di denaro pubblico e lei ci deve riferire ed ha l’obbligo di farlo se questi 4 miliardi delle vecchie lire li paghiamo noi cittadini o se li pagheranno quei poveri disgraziati governati dai nuovi amministratori e francamente a tale domanda non ha risposto, demandando al maestro (rectius) al sindaco di rispondere! Orbene il sindaco confermando la regola del silenzio, senza quantificare l’importo, ha testualmente riferito “…daremo esecuzione alla Sentenza in questione, nei termini stabiliti dal Giudice (che l’assessore non aveva comunque precisato)”
Spontanea sorge la domanda – conclude Mirelli, con quali soldi Sindaco con l’ ICI dei terreni di sperdute periferie,senza piani di attuazione, senza piani viari, senza servizi (luce,gas telefoni, fogna), senza piani di comporto, terreni non qualificabili edificabili e dove vengono persino respinti i piani di lottizzazione, ma dai quali si ricavano spropositate entrate di centina di miglia di euro ! Dopo questo mio intervento e solo ora vi è concesso di rispettate la regola del silenzio, infatti nel capoverso del medesimo art.6 del Regolamento dei Benedettini è scritto: “Facciamo come dice il profeta, custodirò le mie vie per non peccare con la lingua”.»