«Sono ben 16 le richieste di permesso di prospezione che insistono nel Mar Jonio e, in particolare, nel Golfo di Taranto, presentate al Ministero dell’Ambiente da varie società esperte nel settore dei rilevamenti sismici per la ricerca off-shore di petrolio, e alcune di queste istanze, come quella della Enel Longanesi S.p.a. all’interno del Golfo di Taranto, sono già approdate agli step finali al Ministero dello Sviluppo Economico, anche grazie anche al famigerato art.38 del D.L. 133/2014 (il c.d. “Sblocca Italia” o “Sblocca Trivelle”) che ha accelerato notevolmente l’iter procedurale nonché facilitato, a dispetto della tutela ambientale degli habitat naturali, il rilascio di autorizzazioni.» Lo rende noto un comunicato degli attivisti del Meet Up 192 – Amici di Beppe Grillo Taranto”.
«Ebbene – evidenziano i penta stellati ionici, Sabato 15 Agosto è scaduto il termine di presentazione delle osservazioni del pubblico alle integrazioni al progetto di permesso di prospezione in mare nell’area denominata “d3 F.P-.SC” proposto e richiesto dalla Schlumberger Italiana Spa.
“Un’area al centro del Golfo di Taranto, la d3 F.P-.SC, di enormi dimensioni, ben 4030 km2 (pari quasi all’estensione del Molise!!!), che verrà letteralmente bombardata, insieme alle forme di vita in essa esistenti, dai micidiali AIRGUN noti per gli effetti devastanti che procurano alla ceto-fauna e, più in generale, alle risorse alieutiche, come dimostrato infatti da molteplici e dettagliati studi scientifici anche di fonti governative come l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)” – precisano gli attivisti del Meet Up 192 “Amici di Beppe Grillo Taranto”. Abbiamo più volte presentato pubbliche osservazioni agli Studi di Impatto Ambientale (SIA) stilati dalle società di rilevamenti geofisici che agiscono per conto delle lobby petrolifere – dichiarano gli Amici di Beppe Grillo Taranto – e anche stavolta abbiamo ritenuto opportuno presentare, entro il giorno di Ferragosto, le nostre osservazioni (consultabili sul sito del Ministero dell’Ambiente al link http://tinyurl.com/pcz2kv5 ) alle integrazioni al SIA della Schlumberger Italia S.p.a., richieste dalla Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente.
Lo scorso Gennaio ci eravamo già espressi negativamente allo Studio di Impatto Ambientale del proponente (con le osservazioni consultabili sul sito del Ministero dell’Ambiente al link http://tinyurl.com/po2yydf ) così come avevano fatto altri cittadini, comitati, associazioni, amministrazioni comunali (persino quella di Taranto) e provinciali. – continuano gli attivisti del Meet Up storico di Taranto – Stavolta, in queste Integrazioni al SIA, il proponente ha manifestato tutta la propria arroganza preferendo la “querelle” con alcuni osservatori piuttosto che rispondere ai punti critici del SIA.
Vecchie tecniche manipolatrici che non ingannano chi ha a cuore questo territorio. Il nostro solo interesse è la salvaguardia del Golfo di Taranto poiché siamo fortemente convinti che il mare sia la risorsa naturale da cui può partire la rinascita del territorio ionico; non possiamo permetterci il rischio che si devasti e si rovini la bellezza di questo paesaggio, non possiamo più avere una politica energetica che si basi ancora sul fossile e sulla devastazione ambientale.
Nell’auspicare che il Comune di Taranto abbia partecipato alle osservazioni sulle integrazioni al SIA della Schlumberger Italia S.p.a.” – concludono gli “Amici di Beppe Grillo Taranto” – “invitiamo l’Amministrazione cittadina a presentare ricorso contro il decreto nr. 122 del 12 Giugno 2015 del Ministero dell’Ambiente che riconosce la compatibilità ambientale all’istanza della Enel Longanesi, relativa all’area d79 F.R.-EN, per la ricerca di idrocarburi con la tecnica dell’air-guns nel Golfo di Taranto. Il tempo delle parole è finito, adesso vogliamo i fatti!
Il Meet Up 192 “Amici di Beppe Grillo – Taranto” ribadisce l’impegno assunto nella lotta contro lo sfruttamento insensato del nostro patrimonio naturale e ripete con forza l’urlo già esploso su tante spiagge tarantine e che si sta propagandando nello Jonio e in Adriatico, dalla Puglia alla Sicilia, dalla Basilicata alla Calabria.»