Salvatore Ligorio
Salvatore Ligorio
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“Il vescovo è l’angelo della Resurrezione, colui che sta di fronte a tutte le situazioni sempre in atteggiamento propositivo, risoluto quando affiora la tentazione dello scoraggiamento”. 

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Così mons. Salvatore Ligorio ha tratteggiato la figura del vescovo, nell’omelia, durante la solenne concelebrazione in Cattedrale per il 25° anniversario della sua consacrazione episcopale.

La festa per S.E. Monsignor Salvatore Ligorio

La concelebrazione ha costituito la vera festa, sua e di tutta la diocesi. Intorno all’altare maggiore hanno fatto corona tutti i vescovi lucani, compresi mons. Rocco Talucci, emerito di Brindisi e mons. Rocco Pennacchio, materano e arcivescovo di Fermo. Ma hanno concelebrato con loro anche mons. Francesco Savino, vice- presidente della CEI per il Mezzogiorno e ordinario di Cassano allo Jonio, e alcuni vescovi pugliesi: mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto, mons. Ricchiuti arcivescovo di Altamura e presidente di Pax Cristi e mons. Giuseppe Favale vescovo di Monopoli

Per la solenne concelebrazione l’Arcivescovo ha indossato una casula e una mitria nuove, paramenti sacri regalatigli dai suoi sacerdoti e che lui, però, ha già detto di voler lasciare in dote alla diocesi e al suo successore, che lo sostituirà fra qualche mese, quando ad ottobre, al compimento del 75esimo anno di età dovrà presentare le dimissioni al Papa.

Grottaglie presente come sempre

Particolarmente emozionante l’incontro che ha avuto con un centinaio di fedeli venuti da Grottaglie, suo paese natale, e da Martina Franca dove è stato parroco per anni prima di essere nominato vescovo. Presenti in cattedrale anche autorità civili, politiche e militari della regione, col sindaco di Potenza in prima fila.

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