“Il 1° Maggio 2019 di Cgil Cisl Uil ha come tema nazionale “Diritti, Stato Sociale, La Nostra Europa”; scelta tematica orientata dal bisogno sempre più evidente di una Europa migliore, più fedele ai principi costituenti che caratterizzarono il Manifesto di Ventotene, maggiormente attenta ai valori democratici, alle istanze sociali e del mondo del lavoro in cui le sue Istituzioni affondano le proprie radici.” E’ quanto si legge in una dichiarazione congiunta dei Segretari generali Paolo Peluso, Antonio Castellucci, Giancarlo Turi.
“L’Italia – prosegue la nota sindacale – ha bisogno di una Europa forte, che sappia orientare di più e meglio le Nazioni che ne fanno parte ed i loro popoli, ad uno sviluppo organico e non come è attualmente a due velocità, non gravato dagli eccessivi vincoli della burocrazia ma capace di creare ricchezza puntando al lavoro produttivo e non già alla speculazione finanziaria, né al dumping sociale e meno che mai alla concorrenza fiscale e salariale.
Ecco perché Cgil Cisl Uil territoriali auspicano che le prossime elezioni del 26 maggio, per il rinnovo del Parlamento europeo, diano in tutti i Paesi dell’Unione una forte spinta a veri processi di solidarietà, di progresso civile, sociale ed economico, e in particolar modo di accoglienza diffusa dei migranti e dei richiedenti asilo, di inclusione sociale, di rifiuto della guerra, di antifascismo.
Non poche cose, certo, possono e devono essere cambiate nella gestione politica dell’Europa, a cominciare dal cambio di passo in materia di politica economica.
Ma tutto questo implica un recupero esigente di autorevolezza da parte di tutte le Istituzioni europee e della classe dirigente, sui versanti della promozione concreta, in stretto raccordo con i Paesi membri, dello sviluppo sostenibile e del lavoro produttivo.
E risiede esattamente in queste rivendicazioni l’iniziativa della Ces, la Confederazione Europea dei Sindacati, cui aderiscono anche Cgil Cisl Uil, messa in campo con la recente“Marcia per un’Europa più equa per i lavoratori” perché finalmente riparta l’Europa della solidarietà e del lavoro, venga rilanciato lo sviluppo sostenibile ed arginati velleitari sovranismi.
Il nostro Mezzogiorno, la Puglia, il territorio di Taranto – conclude la dichiarazione congiunta dei Segretari generali Paolo Peluso, Antonio Castellucci, Giancarlo Turi, auspichiamo possano beneficiare di tali processi, a condizione che si creino sinergie istituzionali e sociali che spingano verso un’unica direzione; e non secondari, in questa chiave, sono i contenuti dell’appello l’appello all’Europa sottoscritto da Cisl, Cgil, Uil e Confindustria, per relazioni sindacali che esse auspicano sempre più partecipative e di pari responsabilità nelle scelte da compiere.“