“Con l’imminente arrivo del Sommo Pontefice, ecco che la politica locale e la Ex – Trenitalia (…se ancora esiste fatecelo sapere) hanno deciso di accogliere la visita dei fedeli e pellegrini, tagliando gli ultimi treni rimasti.” Lo scrive in una nota Euristeo Ceraolo, Delegato CIUFER Forlì-Cesena – Emilia-Romagna, aggiungendo: “Un disagio oramai cronico che solo un miracolo può sanare. Da qui l’appello al Papa: per spostarsi i Calabresi della fascia Jonica INVOCANO un “Papa-Treno”; in alternativa, poiché anche il trasporto su gomma (sulla tratta che collega i paesi della Sibaritide) va in ferie per i mesi estivi si potrebbe invocare anche un Papa-Bus, ma… questo “sarebbe chiedere troppo”!
Ennesima denuncia e provocazione del pendolare Euristeo la sua battaglia è la battaglia di “tutti” e ha raggiunto l’attenzione di riviste e testate giornalistiche nazionali e internazionali, dalla Germania al Brasile.
Non molto tempo fa – prosegue Euristeo Ceraolo – 14 cittadini di Rossano e paesi limitrofi sono stati denunciati per interruzione di pubblico servizio (ma se il servizio oggi come allora è quasi inesistente!!!), per aver preso parte ad una manifestazione che chiedeva il ripristino dei treni soppressi sia a breve che a lunga percorrenza. Ma se questi onesti cittadini sono stati denunciati per l’interruzione del pubblico Servizio, allora quale denuncia dovrebbe partire per chi il servizio pubblico lo ha soppresso?
Il treno che collega Sibari a Metaponto (Calabria e Basilicata) è un autobus travestito da interregionale: che senso ha mettere un bus sostitutivo delle ferrovie in una tratta dove già esiste una strada ferrata?
Caro Papa Francesco vorrei raccontarLe una delle tante storie di quella terra che Lei onora con la sua presenza: non solo siamo rimasti isolati dal resto d’Italia (vedi la soppressione dell’ Intercity Milano – Crotone e molti treni a lunga percorrenza) ma restiamo isolati anche nei paesi limitrofi come ad es. la tratta Rossano-Trebisacce e Mirto-Cariati e così a continuare.
Santità – conclude Euristeo Ceraolo – mi piacerebbe incontrarla, per far si che la preghiera di un umile pendolare giunga fino a San Pietro e per raccontarLe la favola di quel ponte ferroviario che ho immaginato facendolo partire dalla stazione della mia città di Rossano per arrivare così alla stazione del Vaticano. E solo così, avendo tanta fede, che spero di incontrare l’uomo venuto dall’altra parte del mondo per scambiarsi un abbraccio di Energia positiva e Speranza con la mia terra. “