Ricorre oggi la memoria della beata vergine del Rosario di Pompei. Questa devozione è nata nel XIX secolo per opera del beato Bartolo Longo, un sant’uomo della nostra terra di Puglia e precisamente di Latiano. Come già abbiamo detto in precedenza, la devozione a Maria ha radici profonde nell’amore verso l’opera di salvezza che ha attuato Gesù. Infatti, non si può dire di amare Maria senza riconoscere il suo legame con Cristo, suo figlio.
La devozione alla Madonna di Pompei è nata dopo la conversione di quest’uomo e quando ancora Pompei era una contrada del napoletano, forse a molti sconosciuta. Egli per molto tempo fu addirittura anticlericale tanto che aderì a una setta spiritica che operava a Napoli. La sua conversione avvenne grazie ad un domenicano al quale si rivolse per chiedere aiuto, il padre Alberto Radente. La totale conversione si dimostrò nella dedizione alle opere di carità e nella testimonianza della fede; in maniera particolare s’impegnò per la diffusione della preghiera del Rosario. Questa preghiera è molto antica, ma solo in questo secolo conobbe una grande diffusione.
Attualmente, la memoria della Beata Vergine di Pompei si celebra l’8 maggio e la prima domenica di ottobre. A queste date è legata anche la recita della “supplica”, una preghiera composta dallo stesso beato, in cui si chiede a Maria aiuto e protezione personali e per tutta la Chiesa. La provvidenza volle che il beato Bartolo Longo conoscesse anche altre persone in cammino verso la santità; tra questi mi piace ricordare il medico napoletano Giuseppe Moscati, adesso Santo e al quale anche una parrocchia di Taranto è dedicata.
La nostra terra di Grottaglie è molto legata alla Madonna di Pompei per via della cappella che sorge sull’omonima via. Voglio far notare che non penso si tratti di un caso che sia stata costruita sulla strada in direzione per Francavilla Fontana; il beato Bartolo Longo era molto legato a questa seconda città, in cui anche risiedette. Chissà se non sia passato anche da Grottaglie, giacché originario delle nostre terre, e vi sono tracce del suo passaggio in quei paesi.
La preghiera del Rosario è una pratica devozionale alla Madonna che nasconde in sé un’efficacia di liberazione molto grande. Infatti, pregare di continuo sui misteri di Cristo (quelli della nascita, della morte, della risurrezione…) recitando l’Ave Maria è un modo per incontrare Gesù aiutati da Maria stessa. La preghiera frequente ci aiuta a scoprire il volere di Dio su di noi, a ricevere la forza per meglio operare nella fedeltà a Lui e ci è donata la garanzia di un avvenire in cui si consolida la pace della vita.
Una cosa molto evidente sono oggi i numerosi pellegrinaggi al santuario di Pompei, che non accennano a diminuire, perché tanti sentono il bisogno di ritornare a ringraziare Maria, per le grazie fisiche o spirituali ricevute. Chissà se un giorno anche il nostro “piccolo santuario”, che ammiriamo solitario in via Madonna di Pompei, non diventi un punto di riferimento per i fedeli grottagliesi devoti alla Vergine. Il sigillo all’opera di Bartolo Longo è avvenuto finalmente il 26 ottobre 1980 con la beatificazione da parte di Giovanni Paolo II.