“L’esito del consiglio comunale del 29.4.2024 ha avuto un epilogo tragicomico, la maggioranza dei trasformisti non ha avuto i numeri per garantire in prima convocazione l’approvazione del bilancio consuntivo del 2013.” Lo scrive Vincenzo Lacorte, capogruppo nel consiglio comunale di Grottaglie per Sinistra Ecologia e Libertà
“Mentre in commissione, – scrive Lacorte – senza ascoltare le osservazioni che mi ero permesso di fare, procedettero ad un voto compatto, con il mio solo contrario, ad approvare una deliberazione di bilancio ove erano presenti macroscopici discostamenti fra previsioni e consuntivo pur in presenza di un preventivo
approvato il 5 dicembre 2013. Non solo, il collegio dei revisori dei conti aveva osservato la presenza di un debito fuori bilancio accompagnato da un giudizio di inattendibilità in conseguenza delle notevoli variazioni dei residui attivi e passivi.
In consiglio comunale – racconta ancora Lacorte – abbiamo osservato vari colpi di scena: Il collegio dei revisori ha scritto che nella loro relazione vi era un errore circa i giudizio di inattendibilità conseguente ai residui attivi e passivi in quanto esso era riferito ad altro comune ed erroneamente attribuito al comune di Grottaglie. Che dire un collegio che fa un errore cosi clamoroso, che lo riconosce in consiglio comunale e non nella riunione della commissione ove lo avevo esplicitamente citato?
Che dire di un bilancio approvato dalla maggioranza il 5 dicembre 2013 che al 31 dicembre (dopo 26 giorni) presenta discostamenti pari a circa 7 milioni di euro? Discostamenti su quasi tutti i capitoli in entrata ed in uscita. Insomma una amministrazione incapace di fare previsioni attendibili pur avendo già gestito le risorse di 11 mesi su 12. IN QUALI MANI SIAMO?
La relazione introduttiva vanta un avanzo di bilancio pari a 2 milioni di euro, nel merito ho fatto le seguenti valutazioni:
1 senza le royalty di ecolevante il bilancio sarebbe in deficit;
2 vantarsi di non saper impiegare le risorse è sbagliato,perché ciò significa che ai cittadini sono stati negati sevizi e/o investimenti.
3 inoltre i revisori hanno fatto notare che nulla sappiamo di cosa bolle nella pentola del contenzioso,ed è quindi probabile che quello che viene vantato come un attivo di bilancio in realtà può non esistere, con nocumento per il futuro della nostra comunità.
A sua volta il consigliere Gianfreda ha fatto notare che per l’accertamento Tares di anni passati non sarebbero stati richieste le more dovute, con un probabile danno erariale. Sul merito ho ribadito la necessità di risposte, senza esito.
A questo punto – conclude Lacorte – noi consiglieri di minoranza abbiamo abbandonato per protesta l’aula e reso evidente l’assenza di componenti della maggioranza. Il presidente del consiglio,constatato l’assenza del numero legale ha chiuso i lavori rinviando il punto all’o.d.g. al 2 maggio 2014.”