Avete mai sentito parlare de “li mise alla smerza”? Letteralmente significa i mesi al rovescio. E allora che senso ha a dicembre parlare di mesi al rovescio? Che significato hanno?
La cultura grottagliese è fondamentalmente di origine contadina e per i contadini di un tempo era molto importante cercare di prevedere quello che sarebbe stato l’ andamento del tempo nell’ ottica di una buona semina e di un buon raccolta.
Da questo tentativo empirico di previsione meteorologica nascono appunto “li mise alla smerza”. Infatti si cercava di prevedere l’ andamento atmosferico di un intero anno in base al comportamento dei primi giorni del mese di dicembre. E come se non bastasse veniva fatta una sorta di verifica nei giorni successivi. Il primo dicembre avrebbe previsto le condizioni meteo generali del mese di dicembre dell’ anno successivo, il 2 dicembre quelle del mese di novembre dell’ anno successivo, il 3 dicembre quelle di ottobre e così via fino ad arrivare al 12 dicembre il cui andamento meteo sarebbe coinciso con quello del successivo mese di gennaio.
Ecco perché “alla smerza”, perché i mesi venivano previsti al rovescio, da dicembre a gennaio. Subito dopo, il 13 dicembre, viene il giorno di Santa Lucia. E’ ormai conosciutissimo il detto popolare “Santa Lucia smanca la notti e cresci la tìa” ossia che a partire dal giorno di Santa Lucia la notte si accorcia ed il giorno diventa più lungo. Potrebbe sembrare una cosa errata, detta così solo perché è una bella frase con la rima.
Infatti sappiamo benissimo che il giorno più corto dell’ anno non è il 13 dicembre ma il 21, giorno in cui vi è il solstizio d’ inverno. Se invece ci mettiamo nell’ ottica dei contadini di un tempo invece la cosa è giusta perché in effetti il giorno di Santa Lucia è realmente quello in cui il sole tramonta prima di ogni altro giorno. Infatti nei giorni che vanno dal 14 al 21 è vero che il giorno si accorcia ulteriormente, ma paradossalmente comincia a tramontare impercettibilmente più tardi perché il sole sorge sempre più tardi.
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In poche parole se il sole tramonta un minuto dopo quello stesso giorno sorge 2 minuti dopo e quindi se apparentemente la giornata si allunga di 1 minuto in realtà è comunque un minuto più corta. A partire dal 14 dicembre invece vi è una sorta di controprova, di verifica. Si iniziano a contare “li mise alla tretta” cioè si cerca di prevedere l’ andamento meteo dei giorni in modo crescente. E quindi il 14 dicembre avrebbe previsto l’ andamento meteo di gennaio, il 15 dicembre di febbraio e così via fino ad arrivare al giorno di Natale che sarebbe coinciso con il mese di dicembre dell’ anno successivo.
Chiaramente in tutto ciò non vi è un razionale e se l’ andamento atmosferico di “li mise alla smerza” dovesse coincidere con quello di “li mise alla tretta” e dei mesi dell’ anno successivo sarebbe solo una fortunatissima coincidenza. Oltre a queste “linee guida” di previsione generale del mese di dicembre vi sono poi dei giorni particolari in cui sarebbe curioso valutare l’ andamento meteo.
E’ il caso del 2 dicembre, giorno di Santa Bibbiana. C’è un detto popolare che dice “ci gghiove ti Santa Bbibbiana, gghiove nu mese, nu giurnu e nna sittimana” ossia se piove il giorno di Santa Bibbiana piove un mese un giorno ed una settimana, cosa che comunque se dovesse essere consecutiva non sarebbe per niente auspicabile altrimenti ci comprometteremmo tutte le festività natalizie.
Se invece la previsione di Santa Bibbiana è una previsione a lungo termine e come per “li mise alla smerza” si riferisce ad un anno intero, invece sarebbe molto auspicabile perché per le nostre latitudini sarebbe certamente un anno “piovoso”.
Infine non poteva certamente essere scevro di considerazioni meteorologiche neanche il giorno di Natale. Si dice “Natale seccu e Pasca mmuddata” ossia Natale asciutto e Pasqua bagnata, pertanto a questo punto è sempre auspicabile avere un bianco Natale al quale farebbe seguito una bella scampagnata di “Pascaredda” col sole.
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E allora a questo punto godiamoci questi futuri giorni di dicembre e divertiamoci a prevedere le condizioni meteo magari appuntandoci su un bel foglio di carta l’ andamento dei giorni “alla tretta e alla smerza”. Vediamo l’ andamento meteorologico dei mesi del prossimo anno e poi a dicembre del prossimo anno ne riparliamo.