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Chiamati in causa hanno prontamente risposto. Le confraternite di Grottaglie, attraverso un comunicato stampa congiunto, hanno chiarito pubblicamente le propria opinione sulla questione relativa all’ampliamento del cimitero e alla realizzazione di un tempio per la cremazione.

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Innanzitutto puntualizzano che l’incontro del 24 febbraio avvenuto presso la casa comunale è servito principalmente a evidenziare la carenza dei loculi al Cimitero divenuta ormai una vera e propria emergenza di cui però erano già al corrente. Durante l’incontro hanno visto una cartografia progettuale e saputo della possibilità di realizzare un Tempio della Cremazione: “Ci è stato chiesto se avevamo qualcosa in contrario al rito della stessa Cremazione – scrivono i cinque priori – ovviamente abbiamo espresso a livello personale un nostro giudizio a favore di questo rito, in quanto dal 1963 la Chiesa lascia libera scelta nel trattamento dei resti mortali, e tra l’altro anche una legge dello Stato lo consente.” 

“Nulla ci è stato detto del progetto in quanto tale  denominato “Ampliamento del Cimitero comunale e realizzazione di un Tempio di Cremazione”,  e il documento che abbiamo firmato per noi significava l’aver preso visione dell’emergenza e che quindi di conseguenza eravamo d’accordo nella risoluzione del problema anche mediante cremazione.” Puntualizzano i priori. “Noi non siamo entrati assolutamente nel merito del progetto, non sappiamo nulla su chi e come verrà realizzato l’ampliamento e il Tempio della Cremazione. Infatti  noi non vogliamo e non possiamo entrare nel merito della questione che a quanto ci pare di capire, è meramente di ordine politico e tecnico e pertanto riguarda le forze politiche.”

“Riteniamo dunque di tirarci fuori dalla questione, fatto salvo il problema della carenza di tombe comunali, che sussiste e va affrontato, ma nel pieno rispetto del bene della nostra comunità e con l’auspicio che la questione non diventi un affare per pochi che non si apra quindi l’era del “caro” estinto.” Conclude la nota.

 

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