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“Insieme verso nuovi mondi”, recita cosi un cartello affisso sulla homepage del sito istituzionale dell’Istituto Comprensivo De Amicis di Grottaglie.

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Un messaggio chiaro, forte, deciso. Un invito a stringersi all’unisono, insieme appunto, per creare una forza che possa affrontare quell’universo denominato società che resta fuori dalle quattro mura di un plesso scolastico. Un mondo che corre come un pendolino, nel quale ogni alunno, un giorno, dovrà salire, perché come si usa dire, ci sono treni nella vita che passano una sola volta e vanno quindi presi.

Ecco potremmo parafrasare cosi quel cartello.

Un messaggio che oggi assume contorni più marcati, quasi incisivi se ci catapultiamo nello scenario che da alcuni giorni questa scuola sta vivendo.

Le cronache quotidiane dell’ultima ora ci restituiscono l’intenzione da parte dell’Amministrazione grottagliese di procedere per gli anni a venire al ridimensionamento di questo Istituto per equilibrarlo, come iscrizioni, agli altri due presenti sul territorio: il “Don Bosco” ed il  “F.G. Pignatelli” .

Da alcuni giorni in città è scoppiata una vera e propria sollevazione popolare delle famiglie legate all’Istituto De Amicis. Volontariamente e in modo autonomo si sono formate raccolte firme e petizioni atte a far cambiare idea al Sindaco D’Alò e lasciare libertà di scegliere la scuola per i propri figli senza limitazioni.

Cerchiamo però di fare chiarezza.

Con la determina di Giunta Comunale n.511 del 14 novembre scorso, l’Amministrazione ha deliberato sul dimensionamento della rete scolastica e sulla programmazione dell’offerta formativa 2018-2019.  Quindi innanzitutto precisiamo che si tratta del prossimo anno scolastico e non di quello attualmente in corso.

L’Amministrazione ha inviato i i Dirigenti Scolastici dei tre Istituti Comprensivi a far pervenire all’Ente le rispettive proposte cosi come formulate dai Consigli d’Istituto. Nella relazione dell’Assessore alla Pubblica Istruzione si evidenzia che “Il dirigente dell’Istituto Comprensivo “Don Bosco” ed il dirigente dell’Istituto “F.G. Pignatelli” allineandosi nella formulazione del parere hanno proposto, il mantenimento dei tre Istituti Comprensivi secondo l’assetto impresso con la delibera di Giunta Comunale n. 14 dell’11 gennaio 2012 che ebbe a riconoscere l’attivazione in seno al Comprensivo “De Amicis” della scuola secondaria di 1° grado costituita da n. 06 classi da collocare in n. 06 aule dello stabile di via Ennio n. 181 a garanzia del pieno soddisfacimento delle esigenze della cittadinanza sia sotto il profilo di una variegata articolazione dell’offerta formativa sia sotto il profilo della razionalizzazione logistica”.

L’Istituto Comprensivo “De Amicis” ha proposto il mantenimento dei plessi e delle sezioni attualmente esistenti;  il mantenimento dell’organico di tutto il personale docente e ATA; l’autonomia delle istituzioni scolastiche – DPR n. 275/99;  la pluralitą dell’offerta formativa; le variazioni delle esigenze familiari rispetto alla propria residenza e/o sede lavorativa e relative ubicazioni delle scuole. Queste sono state le proposte dei tre rispettivi Istituti secondo quanto riportato nella Delibera di Giunta citata.

Come si è giunti all’intenzione di ridimensionamento della De Amicis per gli anni a venire

“In un incontro del marzo del 2017, nel precedente anno scolastico 2016-2017, in un incontro tenuto presso la Casa Comunale le parti presenti hanno preso atto che se pur al momento le scuole di istruzione secondaria di 1° grado “Don Luigi Sturzo” ed “F.G. Pignatelli” non versano in una situazione di sottodimensionamento, l’inevitabile calo demografico insieme alla costante espansione di iscrizioni del Comprensivo “De Amicis” che ospita la scuola secondaria di 1° grado non solo nell’edificio di va Ennio ma anche nelle aule dell’edificio della scuola elementare di via Calņ (collocate al centro della città ), a lungo andare determinerà una sofferenza di iscrizioni nelle altre scuole secondarie di 1° grado che geograficamente sono poste in zone periferiche della Città”, è quanto relazione la stessa Assessore alla Pubblica Istruzione della Delibera di Giunta.

Le motivazioni dell’Amministrazione D’Alò

L’Amministrazione ipotizzata quindi la probabile sofferenza negli anni a venire di iscrizioni e la scomoda posizione urbanistica dei plessi Don Bosco e Pignatelli, considerata dall’altra parte la contrapposta invece crescita di iscrizioni della De Amicis, per rispondere anche alle esigenze di economicità e risparmio di spesa ha ritenuto di razionalizzare la distribuzione della rete scolastica.

Scuola Media: stop quindi a iscrizioni superiori alle 6 classi per la De Amicis

Sintetizzando la relazione nella Delibera dell’Amministrazione Comunale si evince che ci sarà uno stop alle iscrizioni alla sezione secondaria di 1° grado (l’ex scuola Media) per l’Istituto De Amicis qualora queste dovessero superare le 6 classi. In pratica il prossimo anno si potranno iscrivere alla De Amicis solo 6 classi. Ne una in più.

“Questo assetto garantisce il pieno soddisfacimento delle esigenze della cittadinanza sia sotto il profilo di una più variegata articolazione dell’offerta formativa sia sotto il profilo della razionalizzazione logistica”, cosi dichiara la Giunta guidata da Ciro D’Alò.

La situazione attuale dell’Istituto De Amicis e i suoi punti di forza

L’espansione scolastica dell’Istituto De Amicis è la conseguenza del lavoro svolto. L’offerta formativa prodotta nel corso degli anni, i risultati ottenuti, gli ottimi riscontri delle prove INVALSI, i numerosi PON messi in atto, i diversi premi e riconoscimenti ottenuti anche a livello nazionale hanno posto questo Istituto come preferenza primaria rispetto agli altri due nella scelta dei genitori per i propri figli.

Ultima attestazione in ordine di tempo è il Progetto STEM, un bando promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, vinto proprio dalla De Amicis, per mettere in atto strategie migliorative dell’insegnamento e esperienza formativa innovativa dell’alternanza scuola-lavoro. Un progetto che si è sviluppato in un ottica di verticalità (Scuola primaria e secondaria di 1° e 2° grado), inclusività e integrazione dei giovani e delle loro famiglie nel tessuto socio/culturale della città. Un progetto che ha fatto rete coinvolgendo il Liceo Moscati, Istituto Don Milani – Pertini, la Mathesis Nazionale Società Italiana di Scienze Matematiche e Fisiche, l’Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze naturali, Opus Pocus “Il Circo delle Scienze” Bari e la Proloco comunale. Insomma un’offera formativa che fa gola e che spinge i genitori a scegliere questa scuola.

La penalizzazione 

La scelta, oggettivamente, penalizza la De Amicis che si vede privata della possibilità di raccogliere le iscrizioni di tutte le famiglie che scelgono liberamente di iscrivere i figli nel plesso di via Ennio.

La De Amicis usata come salvagente

Non è la prima volta che la De Amicis è costretta a cedere quanto acquisito sul campo. Nel 2002 fu costretta a cedere il plesso della Savarra. Anni dopo fu costretta cedere 50 iscrizioni ad un altro istituto che era in sofferenza. Oggi viene delegittimata in modo analogo.

La vicenda vista dall’Istituto De Amicis

Al netto delle motivazioni espresse dalla Giunta è evidente ed oggettivo che l’Istituto De Amicis è costretto a vedersi ridimensionato per scelte piovute dall’Ente Comunale. Una presa di posizione che non tollerano e che la privano di un diritto acquisito attraverso un quotidiano e costante lavoro giornaliero. In contrapposizione però alle scelte dell’amministrazione la volontà è di accogliere tutte le domande di iscrizione che arriveranno.

Conclusioni dell’Amministrazione

Per scongiurare quindi la probabile sofferenza negli anni a venire di iscrizioni e la scomoda posizione urbanistica dei plessi Don Bosco e Pignatelli, considerata dall’altra parte la contrapposta invece crescita di iscrizioni della De Amicis, i soggetti presenti alla riunione di marzo 2017 hanno ritenuto necessario un monitoraggio della situazione per assicurare un equilibrio tra i tre Comprensivi sia per una migliore gestione delle scuole ma anche per rispondere alle esigenze di economicitą e risparmio di spesa per l’Amm.ne Comunale.

Occorrerà verificare ora l’effettiva contrarietà delle famiglie, che come dicevamo sopra, hanno avviato una raccolta di firme a sostegno della tesi avanzata dalla De Amicis e lunedì depositeranno una richiesta formale al Sindaco con la richiesta di istituire un incontro pubblico sulla vicenda.

Aggiornamento delle ore 17.30 da parte del Sindaco D’Alò

“Sollecitati dalle numerose richieste di chiarimenti e giuste informazioni da parte dei genitori di ragazzi frequentanti le classi di scuola secondaria di 1° grado degli Istituti Comprensivi e al fine di rassicurarli in merito al dimensionamento della rete scolastica e programmazione dell’offerta formativa 2018-2019 corre l’obbligo intervenire sulla questione e fornire attraverso la stampa le corrette informazioni ai cittadini. 

Sul punto è necessario aggiungere che nei vari incontri era stato proposto di trovare un’intesa per ridurre i comprensivi ma i dirigenti non si sono resi disponibili a tale ipotesi.

E’ quindi del tutto ingiustificato l’allarmismo in quanto non verrà intaccato niente di quanto è già in essere ma si chiede a tutti i dirigenti di attenersi a ciò che è stato deliberato nel 2012 e ribadito ulteriormente nell’ultimata del 2017.

 Lo scopo di queste deliberazioni è quello di rendere effettiva una politica scolastica che guardi al lungo termine e soprattutto quello di evitare che i ragazzi vengano compressi in spazi non idonei quando al contrario il territorio dispone di strutture create ad hoc, con la stessa qualità dell’ offerta formativa e con tutti i servizi.

Quest’amministrazione ha sempre mostrato, a tutti i dirigenti scolastici, la massima disponibilità a ogni tipo di confronto purché sia sollecitato nei modi e nelle sedi opportune.”

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