«Durante il mese di gennaio 2015, il “piano industriale” di Finmeccanica, redatto con la collaborazione della Mc Kinsey, dovrebbe essere finalmente presentato e quindi applicato. Dalle anticipazioni della stampa, emergono comunque preoccupazioni sui futuri assetti dell’industria aeronautica nazionale Alenia Aermacchi, tanto per il segmento difesa quanto per il segmento civile.» E’ quanto affermano in un comunicato stampa congiunto i movimenti “Libera…Mente” e “Utòpia” di Grottaglie.
«In Puglia – prosegue il comunicato, è prevalente la produzione civile, che riguarda in ispecie la commessa Boeing 787, lavorata qui a Grottaglie e a Foggia. A tal proposito, sembra che la Holding sia orientata a collocare proprio questi due stabilimenti in un apposito contenitore societario, forse per offrirli in seguito ai partner americani di Chicago/Seattle.
In Piemonte invece ritengono l’aerospazio strategico e sono del parere che in questa direzione occorra investire ancora e occorra altresì capitalizzare le esperienze professionali e mestierali, fino adesso accumulate nei territori regionali.
Infatti i Distretti italiani dell’aerospazio impegnano oggi una importante presenza di grandi, medie e piccole imprese; rappresentano una realtà che, in assoluta controtendenza, registra una costante crescita occupazionale; hanno contabilizzato nell’ultimo triennio notevoli incrementi di fatturato.
Tuttavia – ricordano nel loro comunicato i movimenti “Libera…Mente” e “Utòpia”, per quanto piccola e distratta sia la nostra Città, a Grottaglie siffatto attuale e determinante dibattito non gode di alcuna attenzione politica e istituzionale. La politica, evidentemente è interessata ad altro.
Al contrario, noi crediamo che l’argomento vada urgentemente affrontato, ai livelli locali (intercomunali e provinciali) e ai Tavoli regionali e governativi, almeno per tre ordini di motivi:
1. informare sulle possibili prossime assunzioni e stabilizzazioni del personale;
2. promuovere le ricadute sull’indotto tecnologico e sui servizi;
3. riprendere le relazioni con Finmeccanica e con Alenia Aermacchi, per discutere anche della internazionalizzazione del comparto, guardando auspicabilmente alla globalizzazione degli investimenti (fatti anche con soldi pubblici), piuttosto che procedere a ipotetiche vendite di stabilimenti e impianti, che certo impoverirebbero di più la comunità tutta, con grave danno immediato e prospettico.
Sollecitiamo – conclude il comunicato dei movimenti “Libera…Mente” e “Utòpia” – perciò il Comune, i Partiti e non ultimi i Sindacati dei lavoratori e le Associazioni datoriali a prendere le necessarie iniziative, affinché il silenzio e le assenze non dominino spaventosamente lo scenario di questo già debole territorio.»