«Con estrema soddisfazione il comitato Taranto LIDER comunica che, in data 07 luglio 2014, presso la III commissione Affari Sociali della Regione, è stata approvata la proposta di legge a tutela delle donne affette da endometriosi richiesta dal comitato e depositata dalla prima firmataria della stessa la consigliera regionale Anna Rita Lemma.» Lo rende noto un comunicato della stessa associazione, che afferma: «Questo primo passo pone le basi affinché da proposta di legge diventi effettiva dopo aver affrontato il necessario iter presso il consiglio regionale pugliese.
Il 7 luglio, in un momento immediatamente precedente all’approvazione, si è tenuta l’audizione del Comitato Taranto LIDER di fronte ai consiglieri della III Commissione Affari Sociali.
Sottolineiamo – prosegue il comunicato del comitato Taranto LIDER – che la pdl prevede l’ istituzione di un Osservatorio regionale sull’endometriosi e di un Registro regionale.
I punti riassuntivi della proposta sono:
• favorire l’informazione capillare e la sensibilizzazione della comunità pugliese su i temi legati alla patologia come la necessità di garantire un minimo di prestazioni sanitarie gratuite.
• Istituire un osservatorio regionale con il compito di raccogliere dati e statistiche così da promuovere un’azione monitorata e pianificata sul piano della prevenzione , della diagnosi precoce e della cura;
• Istituire quindi un registro regionale dell’endometriosi;
• Valorizzare il rapporto collaborativo con le Associazioni di Volontariato che operano nel campo della informazione e sensibilizzazione sulla patologia sull’intero territorio regionale;
• Programmare campagne di informazione anche e soprattutto nelle e con le scuole;
• Istituire la “Giornata regionale per la lotta all’endometriosi”
Le richieste del Comitato Taranto LIDER, in sede di audizione, hanno fatto riferimento a:
• Tutela lavorativa (permessi per la malattia).
• La previsione di un sostegno psicologico gratuito specialistico con il coinvolgimento dei consultori presenti sul territorio.
• L’istituzione di un “Ambulatorio del dolore pelvico”, struttura pubblica specializzata nella cura e nella prevenzione dell’endometriosi.
• Esenzione dalla partecipazione al costo dei farmaci, delle prestazioni di diagnostica, ambulatoriali e delle prestazioni specialistiche in funzione della gravità della condizione clinica.
La memoria scritta depositata nell’ambito dell’audizione – continua il comunicato del comitato Taranto LIDER – è costituita da un documento di 6 pagine in cui il Comitato ha sviscerato vari punti, chiarendo cosa vuol dire vivere con l’endometriosi, il rischio che comporta non avere un riferimento professionalmente valido al momento della diagnosi e la necessità di prevedere un minimo di prestazioni gratuite, visti gli alti costi che le donne affette da endometriosi sono costrette a sostenere a causa dei continui controlli medici e dei farmaci assunti mensilmente, oltre ai cicli ripetuti di fecondazione assistita.
Il Comitato ha fatto riferimento alle affermazioni del Ministro alla Salute Lorenzin che auspica l’avvio da parte delle Regioni di azioni che mirino a dare attenzione a questa diffusissima e quanto mai sconosciuta patologia.
Si è ricordato anche il finanziamento pari a circa 1 milione di euro che il Governo ha messo a disposizione della Regione Puglia per consentire di sviluppare progetti per il miglioramento delle condizioni di vita e di salute delle donne affette da malattie cronico invalidanti tra cui l’endometriosi.
Nella parte conclusiva dell’audizione – ricorda il comunicato del comitato Taranto LIDER – si è citato l’art. 3 della Costituzione che sancisce i principi di eguaglianza dei cittadini allorquando dice che lo Stato si impegna a rimuovere gli ostacoli che di fatto non permettono questa uguaglianza: le donne affette da endometriosi non sono uguali alle altre, neppure uguali alle altre che soffrono di altre patologie poiché non vengono tutelate in nessun modo e finiscono col non essere competitive sul lavoro e per non avere le stesse chance di qualunque altra donna nella vita sociale.
Il Comitato ha ribadito con forza, inoltre, che la vera prevenzione si attua eliminando le cause che determinano le malattie, nel caso specifico le sostanze inquinanti e le loro fonti.
Il Comitato ci tiene a ringraziare Sonia Manente e l’Associazione Endometriosi Friuli Venezia Giulia per il supporto teorico e morale fornito in questo lungo percorso che ci ha visti uniti per il raggiungimento dell’obiettivo.
Infine, – conclude il comunicato – il Comitato Taranto LIDER si occupa delle donne affette da endometriosi da anni poiché specchio di una realtà che lotta contro le cause inquinanti nell’ombra vedendo la propria qualità di vita andare in frantumi.
Il Comitato ha a cuore la Diversificazione economica che determini un ambiente salubre nel quale vivere ed ha a cuore la Riconversione, partendo dalle persone, dalle loro prospettive di salute e di lavoro.»