“Sull’aeroporto di Grottaglie lunedì scorso è andata in scena la solita commedia politica, con i soliti attori e il solito pubblico plaudente.” A dichiararlo è Arnaldo Sala, Consigliere regionale di Forza Italia, che aggiunge: “Anche il teatro è stato il solito purtroppo: una sala della Regione Puglia a Bari, lontana da Taranto o da Grottaglie, lontana da quei cittadini tarantini trattati come sudditi, una mancanza di bon ton politico-istituzionale a cui ci ha abituati un Niky Vendola che da molto tempo evita accuratamente di venire a Taranto, persino in campagna elettorale… È stato il solito incontro pieno di roboanti promesse vendoliane: Grottaglie scalo cargo del Mediterraneo, Grottaglie piattaforma logistica connessa al porto, Grottaglie polo dell’industria aerospaziale…
La cosa sarebbe stata persino credibile se fosse accaduta nove anni addietro, ovvero all’inizio del “Governo Vendola”, ma vedere oggi Niky Vendola, il vero deus ex machina della politica aeroportuale regionale attraverso la sua controllata Aeroporti di Puglia, promettere una nuova era per l’aeroporto di Grottaglie è politicamente inaccettabile.
Vendola ci promette che farà diventare Grottaglie l’aeroporto cargo del Mediterraneo, incalza Sala – dimenticando che oltre due anni addietro la Giunta Vendola ha fatto finanziare dal CIPE un intervento milionario per trasformare una ampia zona di Bari Palese in aeroporto merci…
Vendola non spiega come mai, in questi nove lunghi anni in cui ha governato la Puglia, sul sedime aeroportuale di Grottaglie non sono state create le infrastrutture per la gestione del traffico merci e, soprattutto, non abbia realizzato i collegamenti con porto, stazione e autostrada per renderlo veramente intermodale.
Questa volta però presenta un cronoprogramma per la realizzazione di due sole opere, e ciò manda in visibilio tutti quanti…
Aeroporto collegato al porto? Ma se la Regione Puglia ha definanziato il Distripark tarantino, mentre i baresi si sono attrezzati un moderno interporto dove manipolare i container del porto di Taranto, un progetto legittimamente sostenuto dal Sindaco di Bari che poi lancia la candidatura di Taranto a Capitale europea della Cultura…
Secondo Vendola – prosegue Sala – l’industria aerospaziale guarderebbe all’aeroporto di Grottaglie con enorme interesse, ma per fare cosa? Come sito su cui sperimentare i droni che saranno costruiti altrove, quei droni le cui attività imporrebbero serie limitazioni all’operatività dell’aeroporto di Grottaglie?
E i lavoratori per nuove eventuali attività saranno, come già accade per lo stabilimento grottagliese Alenia Aermacchi, per la stragrande maggioranza “non tarantini”?
Il copione di Niky Vendola è sempre lo stesso: si sfruttano le enormi potenzialità del nostro Territorio e le risorse finanziarie vanno ad arricchire altre zone della Puglia…
Alla fine la commedia è diventata farsa politica sulla possibilità di voli civili, quando Niky Vendola afferma che da anni Aeroporti di Puglia effettua attività di scouting commerciale “nascoste”, talmente nascoste che nessuno se ne è accorto, tra queste forse anche l’aver “dirottato” a favore di altri scali pugliesi le risorse UE per l’incentivazione dei voli passeggeri.
Purtroppo – conclude Sala – questa ennesima commedia politica barese è stata applaudita da chi, a vario livello, a Bari dovrebbe invece rappresentare e tutelare gli interessi del Territorio tarantino, tutti pronti a salutare un “new deal” dell’aeroporto grottagliese, invece di chiedere conto a Niky Vendola di cosa, in nove lunghi anni, la Regione Puglia abbia fatto, o meglio non abbia fatto, per l’aeroporto di Grottaglie. Se veramente Niky Vendola vuole far diventare Taranto, con il suo porto e aeroporto, un centro di eccellenza per la logistica faccia i fatti, iniziando con il rifinanziamento immediato del distripark di Taranto.”